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Mihajlovic chiarisce: «Sono stato insultato da un poliziotto. Mi hanno difeso i tifosi della Lazio…»

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Sinisa Mihajlovic ha spiegato quanto accaduto mercoledì sera prima della finale di Coppa Italia tra Atalanta e Lazio

Il tecnico del Bologna Sinisa Mihajlovic, mercoledì sera era presente all’Olimpico per la finale di Coppa Italia tra Atalanta e Lazio. Il serbo prima della partita all’esterno dello stadio è stato insultato con l’appellativo “zingaro di m***a”. In un primo momento si era parlato di insulti da parte di alcuni tifosi della Lazio, ma l’ex difensore biancoceleste ha voluto chiarire, ricostruendo l’accaduto.

RICOSTRUZIONE – Ecco le sue dichiarazioni: «Ma quali tifosi della Lazio? Io sono stato insultato da un poliziotto! È già una vergogna sentirsi urlare zingaro di m… durante le partite allo stadio dai tifosi avversari. E non sento mai uno speaker invitarli a smetterla. Ma non accetto che a dirmelo sia un poliziotto, uno in divisa, chiamato a far rispettare l’ordine, non ad aggredire e insultare. E quando mercoledì è successo, ho reagito. Quando ero già dentro lo stadio alcuni amici mi hanno detto che girava un video con una ricostruzione sbagliata».

VICENDA «Allora dico io com’è andata veramente. Ero in macchina con il mio ds Bigon e l’avvocato del Bologna Bergamini. Ci hanno fermato dopo Ponte Milvio, perché c’erano stati degli incidenti. Ho mostrato al poliziotto il pass e chiesto come avrei potuto raggiungere il parcheggio dello stadio. Era con il casco, il manganello. Mi ha urlato in malo modo che non si passava e di andarmene. Gli ho detto che non c’era bisogno di urlare e lui mi ha detto testualmente “Non rompere il c…, t’ho detto di andartene, sbrigati, vaffanculo”. Gli ho risposto. E mentre ci allontanavamo in macchina ho sentito “zingaro di m…”. A quel punto non ci ho visto più, sono sceso e lui è corso via verso i suoi colleghi che mi hanno bloccato. Ho detto che mi aveva detto zingaro, ma mi hanno spinto e invitato anche loro a lasciar perdere e andarmene. Sono arrivati dei tifosi della Lazio a difendermi, ho capito che poteva succedere casino con la polizia e allora gli ho detto di stare calmi, che era colpa mia e di allontanarsi». 

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