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Lazio, finalmente le partite si vincono anche con il cinismo

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Lazio, non sempre serve essere belli, a volte, come nella gara di ieri, è più determinante il cinismo per portare a casa la vittoria

Che sia veramente arrivato il momento che i tifosi della Lazio aspettavano da tempo. Non quello di vincere e neanche quello della qualificazione in Champions, è arrivato, forse, il momento della crescita. Quel salto dall’adolescenza all’età adulta che i biancocelesti in questi anni non sono mai riusciti a fare.

La Lazio gioca bene, ha dei buoni giocatori e anche alcuni campioni, ma nel momento cruciale è sempre caduta, ha sempre inciampato e anche in questa stagione è successo. Forse la svolta è arrivata proprio dallo schiaffo preso in Europa League dove per tre volte è passata in vantaggio e per tre volte si è fatta rimontare cadendo sui campi di Celtic e Cluj.

Ieri però la Lazio ha fatto quello che devono fare le grandi squadre: ha giocato bene il primo tempo, ha sofferto tanto nel secondo, ha sbagliato, è stata imprecisa ma alla fine con cattiveria e cinismo ha portato a casa tre punti fondamentali. Ha smesso di guardarsi e compiacersi ed è stata concreta, l’ha vinta con Caicedo all’ultimo respiro e in quell’abbraccio dopo la rete si vede tutta la felicità e la gioia di essere diventati finalmente grandi.

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