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Lazio, Lotito: «Clima diverso rispetto al passato. La squadra ha grandi potenzialità!»

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In occasione della presentazione della rosa della Lazio Women, è intervenuto anche il presidente Claudio Lotito

AGGIORNAMENTO ORE 19.45 – A margine dell’evento, il patron biancoceleste è intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti, soffermandosi sulla squadra guidata da Simone Inzaghi: «Spero che la squadra riesca a esprimere le potenzialità che ha. E’ un gruppo che può confrontarsi alla pari con tutti ma lo deve dimostrare sul campo. I risultati dipendono anche da fattori imponderabili. Quanto accaduto domenica è una dimostrazione di questo. Ma ciò è un ulteriore sprone per essere ancora più determinati e capire che solo attraverso lo spirito di gruppo, la compattezza, lo spirito di sacrificio e la determinazione, si possono raggiungere traguardi. Soprattutto attraverso il lavoro di tutti, tifoseria compresa, che deve rappresentare il dodicesimo uomo in campo. Champions? La Lazio oggi ha una credibilità internazionale di alto livello, sia per il ruolo rappresentato da me negli impegni di carattere istituzionale-sportivo, sia soprattutto per quello che ha dimostrato nei comportamenti gestionali, sia in termini di bilancio che nel confronto con altre realtà sportive, per gli adempimenti da sostenere. Vedo un clima diverso, completamente diverso. Legato anche al fatto che vivono in una casa in cui sono necessari orgoglio dell’appartenenza e responsabilità di tradurre in risultati quello che la società sta facendo».

Come anticipato, questo pomeriggio a La Rinascente è andata in scena la presentazione della squadra della Lazio Women. All’evento hanno partecipato, oltre ad Anna Nastri e Mauro Bianchessi, anche il responsabile della comunicazione Arturo Diaconale e il presidente Claudio Lotito. Quest’ultimo ha dichiarato: «Ringrazio tutti i presenti. Purtroppo e sbagliando, alcuni eventi sono stati considerati minori. Oggi la vostra presenza rappresenta invece la parità tra le due sezioni. La nostra famiglia ha figli maschi e femmine. Quando ero in Norvegia con il Presidente della Federazione nel pranzo che si fa con i dirigenti delle altre nazioni ci chiesero come andasse il nostro settore femminile. E ho pensato, ‘cosa gli diciamo?’. Da noi non era sviluppato. Quando siamo tornati a Roma, Tavecchio mi disse di dover innescare un’iniziazione del calcio femminile. Obbligammo le squadre più importanti ad avere una squadra femminile. Io presi una squadra che non esisteva più e acquisii la possibilità di avere una rappresentanza femminile».

TEMPO – «Oggi a distanza di tempo mi fa piacere che alcune persone che sono con noi da quando abbiamo iniziato possano costatare la crescita di organizzazione, peso sportivo, credibilità e umana del movimento. Un rapporto paritetico, trattiamo nella stessa maniera il calcio maschile e il calcio femminile. Siamo riusciti a renderlo competitivo, dobbiamo essere precursori e quelli che tutelano i valori e il rispetto umano per entrambi i sessi. Oggi con orgoglio vedo qui una platea di persone molto copiosa, sguardi sorridenti, di persone che hanno orgoglio di appartenenza. Vogliamo stimolare proprio questo. Vogliamo che le persone abbiano tutto il massimo a disposizione, abbiamo traslocato la squadra a Formello, abbiamo allestito tutta una serie di strutture che ci consentono di essere orgogliosi. Non siamo secondi a nessuno sulle infrastrutture. Forse Formello sarà tra i primi in Europa. In questo entra anche il comparto femminile, deve avere una location che sia legata alla nostra storia. Non siete sole, fatevi valere, siamo combattenti, dovete esserlo anche voi!».

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