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FIGC, Gravina: «Cose buone nel decreto presentato dalla Vezzali, ma anche criticità»

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Il presidente della FIGC Gravina ha commentato la riforma del lavoro sportivo proposta dalla Vezzali

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ai microfoni dell’ANSA si è inserito nella discussione tra Malagò e la Vezzali sulla riforma del lavoro sportivo.

LE PAROLE – «Il mondo dello sport ha il diritto di evidenziare alcune criticità, per affrontarle e risolverle insieme alla politica. In questo momento le polemiche non servono a nessuno ribadisco il contenuto del mio intervento in Giunta: ci sono molte cose buone nel decreto correttivo presentato dalla Vezzali, restano però alcune problematiche, opportunamente sottolineate da Malagò, che spero verranno risolte durante i lavori delle Commissioni parlamentari.

Nello specifico mi riferisco all’entrata in vigore della riforma l’1 gennaio 2023 che dovrà necessariamente essere spostata a fine stagione sportiva per non mettere in crisi le società dilettantistiche con un cambio radicale di legislazione a metà campionato. Al al tetto dei 5 milioni di euro per i club che svolgono anche attività femminile che altrimenti non si vedrebbero riconosciuti i benefici dell’avviamento al professionismo. E al tema del vincolo sportivo, la cui cancellazione tout court, senza un accompagnamento biennale, sarebbe deleteria per l’intero sistema di base».

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