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Serie A, Caputi: «Il problema è stato sottovalutato. Se si dovesse riprendere punterei sui playoff»

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Serie A, il giornalista Massimo Caputi, ha detto la sua in merito all’emergenza Coronavirus che ha colpito il calcio

Il calcio italiano è in piena crisi. Per la seconda volta nella storia, c’è addirittura il rischio che il campionato venga annullato definitivamente. Massimo Caputi, responsabile della redazione sport del Messaggero, intervistato da Calcionews24.com, si è espresso su questa situazione di emergenza e sulle conseguenze che avrà sulla Serie A. Ecco le sue parole:

Stop tardivo del campionato: «Inizialmente da parte di tutti c’è stata una sottovalutazione e non ci si è resi conto della gravità del problema. E poi molto hanno fatto gli interessi, alcune società e alcuni organismi hanno fatto di tutto affinché si giocasse, si è discusso sulle porte chiuse o aperte, ma non è un discorso limitato solo al nostro campionato: il calcio italiano e la Lega hanno commesso alcuni errori ma credo che la sottovalutazione in principio sia stata generale e gli interessi non siano stati solo quelli dei nostri presidenti: se Uefa ha fatto giocare fino ad Atletico Madrid- Liverpool e Atalanta – Valencia, in quelle condizioni, significa che è stata la prima a farlo per interessi economici e una scarsa delicatezza nel comprendere la situazione».

Ipotesi per la conclusione della stagione: «Non so se riprenderà, se dovesse riprendere io punterei sui playoff. A seconda delle settimane a disposizione si può decidere la formula. Sarebbe il modo migliore per chiudere in fretta e sul campo questo campionato, e per ripartire con qualcosa che darebbe grande entusiasmo e adrenalina. Sarebbero tutte finali. Quando il calcio riprenderà ci sarà grande voglia, e l’effetto playoff potrebbe dare ancora più slancio al movimento. Tutti noi avremmo voluto un campionato regolare ma sappiamo che non sarà possibile».

Conseguenze sul mondo del calcio: «Lascerà molti problemi economici, cambieranno molte cose nel calcio. La valutazione stessa dei calciatori, il mercato estivo. Elementi da non sottovalutare. Oggi pensiamo a quanto non è stato guadagnato sui diritti televisivi, quanto non si guadagnerà, quanto pesano gli stipendi che probabilmente saranno in qualche maniera decurtati ai calciatori, ma dobbiamo iniziare a pensare anche a quello che succederà più in là, la prossima stagione. Penso che ci sarà un ridimensionamento totale, con un minor passaggio di calciatori stranieri, sarà interessante vedere come si adegueranno i nostri club».

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