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Sarri: «Oggi il livello di professionalità dei giornalisti è cambiato, vorrei fare meno interviste»

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Sarri – ospite di un evento in Toscana – è tornato a parlare: tra i temi toccati anche il suo rapporto coi giornalisti

Le prime parole di mister Sarri – dalla fine del campionato – non sono rivolte solo al mercato della Lazio. Il tecnico biancoceleste – ieri ospite di un evento in Toscana – ha così parlato del suo rapporto con i giornalisti:

RAPPORTO CON I GIORNALISTI – «È un po’ conflittuale, una volta c’erano solo due o tre giornalisti a seguire la squadra, ora ci sono radio, Tv e siti web. Il livello di professionalità è cambiato, soprattutto con i siti gestiti principalmente da ragazzi senza cultura o esperienza. Tuttavia, non ho pregiudizi e rispetto tutti, rispondendo alle domande di chiunque. Oggi, dopo una partita, un allenatore deve fare 18 interviste con diversi media, è pesante. Dopo una vittoria chiaramente è più facile, dopo le sconfitte diventa più difficile. Noi allenatori vorremmo diminuire il numero delle interviste, ma l’obiettivo dei giornalisti è diverso. Oggi i giocatori sono abituati ad ascoltare anche i messaggi esterni, quindi quando vado in conferenza stampa cerco, se la domanda non è ovvia, di mandare loro un messaggio. Il livello delle domande, però, spesso non è così alto, prima di una partita si parla di tutto tranne che di calcio e mi manca farlo».

RONALDO O IMMOBILE – «Non posso rispondere a questa domanda, ma averli entrambi non sarebbe affatto male(ride, ndr)» Si legge suFootballItalia.net.

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