2015

Sale la febbre del mercato: uno sguardo positivo al passato per non commettere altri errori

Pubblicato

su

I tifosi biancocelesti hanno consumato il pranzo di Capodanno e sono pronti ad appendere la calza al caminetto, la speranza è di svegliarsi il giorno dell’Epifania non trovando soltanto del carbone. Il mercato di riparazione apre i battenti il 5 gennaio, il presidente Claudio Lotito per far tutti contenti dovrà inserirci dei regali. L’obiettivo del patron laziale, e del ds Igli Tare, sarà di migliorare una rosa che attualmente saluta le rivali dal terzo gradino della classifica. Come espresso chiaramente dal mister Stefano Pioli, la squadra necessita soprattutto di un difensore centrale in grado di sostituire il lungodegente Santiago Gentiletti, oltre che di essere sfoltita dai giocatori in esubero. Sul piede di partenza ci sono Novaretti, richiesto dal Colo Colo, e Konko mentre uno tra Onazi e Gonzalez pagherà la ricca concorrenza a centrocampo. Intanto, le dirette pretendenti alla Champions League hanno già iniziato a muoversi sul fronte acquisti: il Milan scambia l’oggetto misterioso Torres con Alessio Cerci, l’Inter è sulle tracce del tedesco Lukas Podolski (all’Arsenal gioca col contagocce), il Napoli attende le visite mediche di Manolo Gabbiadini e del croato Strinic. E la Lazio invece? Come già detto, la priorità è il centrale che dovrà far coppia con Stefan De Vrij. L’olandese Hoedt, mancino e forte nel gioco aereo, sembra rispecchiare perfettamente il profilo del ‘Mister X’ indicato dalla società. L’ostacolo è rappresentato dall’AZ, squadra proprietaria del cartellino del classe ’94, che si acconterebbe di perderlo a zero in estate, pur di non privarsi del giocatore a gennaio. La differenza tra domanda (5 milioni di euro) e offerta (un milione circa) rimane ampia, Tare potrebbe cambiare direzione, si lavora a riflettori spenti.

Un occhio al passato – In attesa di sapere come andrà a finire la vicenda, non resta che dare uno sguardo alle dieci precedenti sessioni di mercato invernale dell’era Lotito. Dati alla mano, i ricordi negativi sono quelli che dominano maggiormente, tuttavia anche i colpi vincenti non mancano. Inutile rimurginare sui mancati arrivi di Honda e Yilmaz, sull’episodio del fax malfunzionante o sul rifiuto last minute di Biabiany, concentriamoci piuttosto sulle note che col tempo si sono dimostrate positive: Stefano Mauri è il primo dell’elenco, giunto ad inizio 2006 diventa e rimane tuttora un perno della formazione capitolina. Due anni più tardi, sempre nel mese di gennaio, sulla sponda migliore del Tevere giunge Stefan Radu dalla Dinamo Bucarest con la formula del prestito con diritto di riscatto, effettuato sei mese dopo. Il vero exploit si verifica nel 2010: dopo il deludente girone d’andata, concluso a sole cinque lunghezze dalla zona retrocessione, servono rinforzi importanti. Alla corte di Ballardini approdano i difensori Giuseppe Biava e André Dias, che costituiranno le basi del reparto arretrato per altre tre stagioni, e l’attaccante Sergio Floccari. Da questo trio di acquisti in poi però, il calciomercato di riparazione ha riservato ai tifosi laziali tante delusioni, Helder Postiga e Kakuta per citare i nomi degli ultimi due flop. Come nel messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica, non ci resta che essere positivi e augurare che il futuro abbia in serbo per i sostenitori della Lazio maggiori soddisfazioni, Lotito permettendo.

Rocco Fabio Musolino – Lazionews24

Exit mobile version