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Nuove disposizioni FIGC: se parte Candreva, serve un italiano: Acerbi indiziato speciale?

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Nonostante le numerose trattative intavolate nelle ultime settimane, i biancocelesti rischiano seriamente di trovarsi senza ali offensive durante la prossima stagione. L’affare Valencia si è difatti complicato (il West Ham ha giocato a rialzo ed ha alzato l’asticella del prezzo a 15 milioni di euro), Felipe Anderson si trova ancora in Brasile dopo non aver digerito la dura presa di posizione della società in merito alla sua partecipazione alle Olimpiadi e Keita ha disertato il ritiro, stilando un comunicato a dir poco velenoso. L’unico sinora a far parte della rosa, seppur ormai separato in casa, è Antonio Candreva. Su di lui c’e’ in pole il Napoli che ha offerto 25 milioni di euro piu’ 3 di bonus a Lotito anche se la trattativa si è al momento arenata perché resta ancora da trovare un accordo sullo sfruttamento dei suoi diritti di immagine. I partenopei potrebbero essere insediati solo dal Chelsea di Conte e dal Milan di Montalla nella lotta per accaparrarsi l’esterno della Nazionale, anche perché l’Inter si è defilata virando forte sul senegalese Keita, da sempre uno dei pupilli di Mancini. Tra l’altro, un suo acquisto andrebbe ad occupare una delle caselle obbligatorie che debbono essere necessariamente coperte secondo quanto stabiliscono le nuove norme FIGC: ovvero quella dei calciatori cresciuti nei vivai italiani. Casella che però rischia di restare scoperta sponda Lazio perché se si escludono i giovani della rosa più Cataldi e Onazi che rientrano nella lista dei quattro prodotti del proprio vivaio, in rosa soltanto Marchetti e Parolo al momento posseggono il requisito di almeno 3 anni (tra i 15 e 21). Per questo motivo, la dirigenza biancoceleste deve pescare nel mercato italiano e nelle ultime ore pare abbia chiesto informazioni sul difensore centrale del Sassuolo Acerbi. Un affare difficile, visto che gli emiliani, dopo essersi privati di Vrsaljko, non sono più disposti ad indebolirsi ma il reparto arretrato è quello che al momento urge di maggiori ritocchi, considerato che Bisevac, Gentiletti e Hoedt sono sul piede di partenza. Per il made in Italy, restano in corsa ancora Barba (Empoli), Pavoletti (Genoa) e Immobile (Siviglia).

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