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Il modulo, un attacco Immobile-dipendente e la mentalità: Lazio, la crisi passa da qui!

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Crisi Lazio: un modulo che dà troppe responsabilità ai quinti, la mentalità ed un attacco in cui a segnare è solo Immobile

La sconfitta a Bergamo contro l’Atalanta pesa come un macigno in casa Lazio, soprattutto perché i biancocelesti hanno fatto il doppio dei tiri in porta e maggiore possesso palla rispetto all’avversario. Senza vittoria da ormai sette gare, mister Simone Inzaghi sta vivendo il momento più delicato da quando siede sulla panchina capitolina. Il tecnico resta fiducioso, convinto che «con questo spirito la squadra se la giocherà con tutte fino alla fine», ma i risultati continuano a non arrivare e la piazza mugugna. Il primo problema riguarda il modulo: il 3-5-2 tanto caro all’allenatore, ha come elementi cardine i quinti. Sulla fascia destra Basta si è perso per strada, Patric ha mostrato tutti i suoi limiti tecnici, Marusic ha dovuto fare i conti con diversi guai muscolari, infine Caceres non ha mai convinto fino in fondo. Sulla sinistra Lukaku, complice l’infortunio, è in grande involuzione, mentre Durmisi ha deluso le aspettative nelle poche occasioni in cui è stato chiamato in causa. Lulic è il più affidabile, ma – riporta Leggo – comincia a sentire nelle gambe le tante gare giocate da titolare.

ATTACCO – L’attacco, poi, non è riuscito a confermare i numeri della scorsa stagione. Immobile continua a segnare – anche se meno rispetto all’anno scorso – ma il resto della squadra latita in fase di concretizzazione, ad eccezione di Correa, tra le poche note positive. A tutto questo, c’è da aggiungere il problema mentale che affligge il gruppo: in questa stagione la Lazio è passata in svantaggio in 7 partite su 16, spiega Lazio Page, senza mai riuscire a vincere. Nei primi tempi la squadra ha subito fino a oggi 9 gol, segnandone appena 7.

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