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Lotito: «Ad Amatrice i ricordi più belli della mia infanzia, è una ferita al cuore»

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La terra continua a tremare e il numero delle vittime del terremoto della scorsa notte continua ad aggiornarsi ora dopo ora. E’ tornato a parlarne Claudio Lotito, originario di Amatrice, il comune maggiormente colpito dalle scosse: «E’ una ferita mortale nel mio cuore, pur essendo nato a Roma la mia famiglia è originaria di una frazione di Amatrice, San Lorenzo. In quella zona ci sono ben 69 frazioni, tutte ricche di storia. Amatrice fu sotto il dominio dei Borboni e dello Stato Pontificio ed è ricca di monumenti, chiese e opere d’arte quasi tutte andate purtroppo distrutte o danneggiate. Quello che però è ancora più drammatico è lo scotto pagato in termini di vite umane a cui nessuno potrà porre rimedio». Il presidente biancoceleste ha raccontato, ai microfoni de Le Cronache, delle estati trascorse nel paesino in provincia di Rieti: «Facevo parte della squadra del paese, l’Amatrice Calcio. Ero il portiere e conquistammo anche un torneo molto ambito, il Trofeo delle Frazioni. Conservo i ricordi più belli della mia infanzia lì, ricordo quando mi sedevo sui leoni della chiesa di fronte casa mia. Una chiesa che aveva un rosone inestimabile e che ora mi dicono sia andato distrutto. E’ terribile». Lotito ha poi parlato delle risorse culturali del paese: «In principio si viveva di pastorizia ed agricoltura, poi a cavallo tra gli anni 60 e 70 ci fu il boom economico e quasi tutti si trasformarono in imprenditori, principalmente nel campo della ristorazione, trasferendosi a Roma, che dista circa un’ora e un quarto. Tutti però tornavano in estate ad Amatrice per riassaporare la grande tranquillità di quei posti: ci sono due laghi, prati appenninici stupendi oltre, come detto, alle bellezze storiche e culturali. Tutti dobbiamo fare qualcosa per aiutare questa gente affinché la ferita apertasi non diventi mortale». Infine, il patron si sofferma Salernitana e Lazio: «Ho avuto diversi problemi a Roma con la Lazio ma nemmeno quest’anno farò mancare la mia presenza alla Salernitana. Anche se non c’ero fisicamente ho sempre partecipato a tutte le decisioni. Quando tornerò a Salerno? Purtroppo alla prima casalinga con l’Hellas non potrò esserci perché sarò in Israele al seguito della Nazionale Italiana».

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