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Lazzari: «La Lazio è unica, con i tifosi giocavamo in 12. A Dortmund per il primato»

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Manuel Lazzari nella seconda parte dell’intervista a Lazio Style Channel

Manuel Lazzari ha risposto alle domande dei tifosi nel primo pomeriggio di Lazio Style Channel. Ecco la seconda parte dell’intervista.

Su cosa significhi la Lazio per lui

«Per me la Lazio, e penso che l’ho già dimostrato l’anno scorso quando mi sono presentato qui con lo zaino in spalla, è unica. Sembravo al primo giorno di scuola. E’ stato un anno importante per me, la società è importantissima, è una big italiana. Ci stiamo facendo valere anche in Europa, è qualcosa di incredibile. Arrivare alla Lazio ti fa cambiare mentalità. Posso dirvi che la capisci subito la differenza tra una società che aveva il compito di salvarsi a una società in cui gli obiettivi sono altri. Devi vincere ogni partita sia che giochi con la Juve che con il Crotone, la mentalità è vincente».

Sui suoi idoli da bambino

«Da piccolo mi piaceva molto Kaka, mio papà mi faceva vedere le patire del Milan adesso mi piace molto Alphonso Davies del Bayern Monaco e Carvajal del Real».

Sul numero di maglia

«Indosso la maglia numero 29 perché è un numero che mi ha sempre portato fortuna ed è la data di nascita mia e di mia sorella».

Sugli obiettivi futuri

«Dal futuro mi auguro di continuare così come tutta la squadra, speriamo di andare agli ottavi di Champions e di fare un grande campionato fino all’ultima giornata».

Sugli stadi deserti

«Quando giocavamo all’Olimpico davanti al nostro pubblico andavi in campo con la consapevolezza di giocare in dodici perché con 40 50 mila tifosi che ti spingono è tutto più semplice. Con il pubblico è un altro sport ma sappiamo che è un momento difficile e quindi teniamo duro».

Sul primo gol in Europa League al Celtic Park

«L’emozione di fare gol in uno stadio del genere con 60.000 persone in Europa League alla mia seconda partita è stato unico, quest’anno potevo farlo in Champions ma purtroppo è andata male (Kerzakhov gli ha parato il tiro nel recupero della prima frazione, ndr)».

Sulla nuova regola dei cinque cambi

«Con i cinque cambi è tutto diverso e la Lazio quest’anno ha una rosa ampia e forte. Ci sono giocatori arrivati in estate da cui nessuno si aspettava un rendimento del genere. La Lazio ha un’arma in più».

Sulle condizioni di Crotone

«A Crotone era incredibile, vento e pioggia forte e il campo ha tenuto anche bene. Penso che quei tre punti siano stati fondamentali, ce ne accorgeremo più avanti, noi abbiamo fatto una gara di grande spessore. Il vento è la peggior cosa che possa accadere in una partita di calcio, non riesci a calcolare bene i rimbalzi della palla fai fatica a correre, non è stato affatto semplice».

Sull’Udinese prossima avversaria

«Domenica c’è una gara importantissima e penso che loro abbiano pochi punti rispetto al valore della rosa. Ci attende una partita difficile, lo sappiamo, ma finalmente abbiamo avuto un giorno in più di riposo e se recuperiamo le energie possiamo fare una grande partita. Quello delle 12:30 è un orario un po’ fastidioso perché appena ti svegli devi fare colazione e pranzo insieme».

Sul BVB prossimo rivale in Champions

«Dopo l’Udinese ci sarà la gara con il Dortmund e ci giocheremo il primo posto del girone consapevoli delle nostre qualità e anche della loro forza, ma prima c’è la gara di domenica e dobbiamo dare continuità in campionato».

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