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Lazio, occhio all’Inter: contro i nerazzurri molti gli episodi rocamboleschi

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Facendo un salto nel passato, andiamo a riscoprire le sfide contro l’Inter in cui si sono verificati episodi rocamboleschi ai danni della squadra biancoceleste

Per arrivare a quello che è stato il primo incrocio tra Lazio e Inter in casa biancoceleste bisogna tornare indietro fino al 1929, quando ad affrontarsi furono,presso il campo sportivo della Rondinella, Lazio e Ambrosiana, costretta per ragioni politiche a cambiare denominazione. In quel caso furono i biancocelesti ad avere la meglio, nella prima di una lunga serie. Quella di domenica infatti, sarà la 74esima sfida romana tra le due compagini, con obiettivi totalmente differenti rispetto a quelli che precedettero il primo incrocio. Sale l’attesa per il match decisivo in chiave Champions League, con i ragazzi d’Inzaghi che hanno due risultati su tre a disposizione, mentre per i nerazzurri solo una vittoria garantirebbe l’accesso nella Coppa dalle “grandi orecchie”. Tuttavia, nel corso dell’attuale campionato, a creare polemica sono stati gli errori arbitrali, ragione per cui gran parte dei tifosi ritiene che siano stati decisivi nel proseguo della stagione. Facendo un passo indietro, andiamo a ripercorrere le sfide contro l’Inter in cui si sono verificati episodi rocamboleschi che hanno inciso nell’evoluzione della gara.

TAP-IN DI BONINSEGNA CON LA MANO – Correva la stagione 1972/1973 quando i ragazzi di Maestrelli scesero in campo, al San Siro di Milano, per la 16° di Serie A. Al 28′ arriva il vantaggio biancoceleste firmato su calcio di rigore da Chinaglia, con il risultato che sarà sullo 0-1 al duplice fischio. Nella seconda parte di gara infatti, arriva l’episodio che deciderà la gara, portandola sul definitivo 1-1: servizio in mezzo di Oriali, sul pallone arriva Boninsegna che batte col pugno in rete, ma per l’arbitro Giunti è tutto regolare.

TIRO DEVIATO IN RETE DALL’ARBITRO – E’ il match di ritorno dei Quarti di finale di Coppa Italia, con i biancocelesti reduci dal 2-1 nella gara di andata. A San Siro però va avanti l’Inter, che si porta sul momentaneo 3-2. A cambiare il risultato del doppio scontro è una rete deviata dall’arbitro Ceccarini su tiro di Ze’ Elias, che porta la squadra di Simoni sul 4-2. Scattano le inutili proteste di Marchegiani, che subirà inoltre la rete del definitivo 5-2.

GOL DI PAZZINI IN NETTO FUORIGIOCO – 19° giornata di campionato, Inter e Lazio si trovano distanti di un solo punto ai piani alti della classifica. I biancocelesti, passati in vantaggio grazie alla splendida rete di Tommaso Rocchi, vengono raggiunti a pochi minuti dal termine del primo tempo dal sigillo di Diego Milito. E’ nel secondo tempo però che viene decisa la gara a causa di un errore arbitrale. Pazzini infatti – oltre la linea difensiva di almeno un metro – viene servito da un colpo di testa del brasiliano Lucio, battezzando il pallone in rete con un pallonetto.

IL GOL DI HERNANES MA NON SOLO – Nella stagione 2014/2015 avviene l’inaspettato. Nella 35° di Serie A si affrontano Lazio ed Inter, i ragazzi di Pioli in piena corsa per un posto in Champions League, mentre per l’Inter di Mancini poche speranze di un posto in Europa. Dopo il vantaggio di Candreva che porta la Lazio sull’1-0 arriva il cartellino rosso – dubbio – ai danni di Mauricio. Sugli sviluppi del calcio di punizione arriva il gol di Hernanes, convalidato, nonostante sulla traiettoria del pallone si trovasse Medel in fuorigioco. Gli errori però non finiscono qui: nel secondo tempo Marchetti entra in ritardo sull’anticipo di Icardi, senza entrare in contatto con il piede dell’argentino, ma anche in questo caso per l’arbitro Massa è cartellino rosso e calcio di rigore, parato qualche istante dopo dal sostituto Berisha. A completare il disastro è il guardalinee, che nella ripresa segnala un fuorigioco – inesistente – su Antonio Candreva, lanciato a tu per tu con Handanovic.

L’ULTIMA SFIDA –  Con un Inter ben distante dagli obiettivi stagionali e con la Lazio che ha consolidato il posto in Europa League, arriva un’altra sfida piena di polemiche. E’ il caso Keita infatti ha scaturire le lamentele, con il senegalese che viene espulso dopo il primo cartellino – per proteste – e per aver simulato – per l’arbitro Di Bello – in area di rigore. Restano molte perplessità sulla direzione di gara, ma il risultato è fissato sull’1-3.

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