Editoriale

Lazio, il gol di Theo è un doccia fredda, ma i cambi di Inzaghi non convincono

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La Lazio perde in trasferta contro il Milan 3-2 nei minuti di recupero. Il crollo nel finale arriva dopo l’uscita dal campo di Milinkovic e Immobile

Una doccia fredda e, forse, una punizione eccessiva per il gioco espresso a San Siro. Il gol di Theo Hernandez al minuto 92 premia il Milan, sempre più capolista, e ridimensiona le ambizioni della Lazio, dopo il successo di domenica contro il Napoli. La squadra di Simone Inzaghi torna a Roma a mani vuote e con un po’ di amaro in bocca. A nulla valgono le reti di Luis Alberto e Immobile che avevano annullato il doppio vantaggio di Rebic e Calhanoglu. I biancocelesti pagano a caro prezzo gli episodi e in particolare le disattenzioni sulle palle alte. Sotto accusa finiscono anche i cambi dell’allenatore.

La partita, sul momentaneo 2-2, sembra girare al 74’ quando Inzaghi richiama in panchina Milinkovic e Immobile, inserendo Akpa Akpro e Pereira. L’uscita del Sergente e del vincitore della Scarpa d’Oro coincide con una crescita del Milan, che allo scadere trova il gol vittoria. Tra le note stonate anche Muriqi: l’attaccante, entrato al 31’ per Correa infortunato, non è riuscito a lasciare il segno. Il kosovaro, arrivato in estate dal Fenerbahçe per circa 20 milioni di euro, non ha ancora convinto. La speranza dalle parti di Formello è che possa esplodere nel 2021.

Ottima prestazione, invece, per Cataldi: il suo ingresso al posto di Escalante all’inizio del secondo tempo è stato il preludio al pareggio. Inserimenti e recuperi da veterano: non è facile farsi trovare pronto quando non si riesce ad avere continuità. Intanto, a Formello si ragiona anche sul rinnovo di Simone Inzaghi. Il presidente Claudio Lotito è volato a Cortina d’Ampezzo. Salvo sorprese, chiamate o video-call, se ne riparlerà con l’anno nuovo.

Valerio Cassetta

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