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Lazio, la fase difensiva da brividi è una costante di lunga data

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Lazio, la fase difensiva da brividi è una costante di lunga data

I problemi relativi alla fase difensiva della Lazio non costituiscono una novità nell’ultimo quinquennio. In questa stagione la compagine di Simone Inzaghi è soltanto la decima retroguardia in Serie A con ben 25 gol subiti, un dato preoccupante se si considera che soltanto con Cagliari, Napoli e Parma i capitolini sono riusciti a mantenere la porta inviolata. Nella stagione 2015/2016 i biancocelesti finirono il campionato con la tredicesima difesa, dati i 52 gol incassati dalla squadra. Nell’anno successivo (il 2016/2017) la Lazio chiuse settima (51 reti subite), per poi peggiorare nell’annata seguente. Nel 2017/2018 fu la decima difesa con 49 reti al passivo, ma il dato venne compensato dal merito di essere il miglior attacco di A e tra i primi sei in Europa. Anche nella stagione 2018/2019 i 46 gol incassati permisero alla compagine romana di chiudere come settima miglior difesa. Lo scorso anno l’inversione di tendenza: la Lazio fu la miglior difesa del campionato nell’era pre-Covid (le prime 26 giornate), ma da giugno in poi è stata solo la dodicesima retroguardia della Serie A con 19 reti incassate. E’ stato il rendimento negativo in fase difensiva ad estrometterla dal podio, pur avendo nel complesso la Lazio chiuso la stagione 2019/2020 con la seconda miglior difesa. Non a caso, è valsa la qualificazione in Champions League dopo lunghi 13 anni. Quest’anno il decimo posto nella speciale graduatoria delle retroguardie del campionato non sorprende: mai nelle ultime cinque stagioni la difesa della Lazio è riuscita a piazzarsi neppure in “Europa League”.

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