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Lazio, Jorge Silva: «Vogliamo che ci facciano finire il campionato»

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Lazio, il difensore Jorge Silva,ha rilasciato un’intervista in cui spiega come sta vivendo questa situazione di stop dovuta al coronavirus

Jorge Silva è stata una delle rivelazioni del ritiro estivo di Auronzo di Cadore, tanto che, Inzaghi, ha deciso di aggregarlo in prima squadra e di non mandarlo in prestito.

Il giovane difensore portoghese, dotato di buona tecnica e senso della posizione, ha rilasciato un’intervista a Maisfutebol, dove racconta come sta vivendo questa situazione di stop e quarantena forzata dovuta al coronavirus, sognando l’esordio in maglia biancoceleste. Ecco le sue parole:

 «Non è una situazione facile. Siamo praticamente obbligati a rimanere a casa, usciamo solo per esigenze alimentari. L’allenamento è stato annullato fino a lunedì. Dato che siamo obbligati a rimanere a casa e non possiamo andare ad allenarci – solo chi è veramente infortunato può presentarsi per la fisioterapia – ci hanno dato un piano per questa settimana, con esercizi da fare a casa, perché la maggior parte di noi ha una palestra a casa».

«Soprattutto perché stiamo lottando per il titolo, vogliamo che non sospendano il campionato. Siamo sempre in contatto tra giocatori, abbiamo già avuto degli incontri con lo staff tecnico, con i dirigenti, per fare tutto il possibile per continuare il campionato. Se il campionato viene annullato, è come se il nostro lavoro finora fosse stato inutile. Prima di accettare l’idea di rimanere a casa, abbiamo parlato tra di noi nello spogliatoio. Se me lo avessero permesso, sarei andato in Portogallo per questi giorni, ma hanno detto che era meglio non farlo. Agli stranieri è stato detto di non lasciare il Paese».

«È noioso perché sono già a casa da tre o quattro giorni. Esco solo per fare la spesa. Al mattino ti svegli, fai colazione, ti siedi sul divano, guardi la televisione. Ceni, ti rimetti sul divano, ascolti molta musica, poi abbiamo questo allenamento specifico da fare nel pomeriggio. L’ho anche detto a mio padre: sembra di vivere in un film. Le persone che corrono verso i supermercati e li svuotano, comprano con la paura che le cose finiscano».

«Non ho ancora giocato, ho ricevuto diverse chiamate, ma non ho ancora esordito in prima squadra. Sono già stato infortunato, ho perso parte della ritiro estivo e all’inizio della stagione mi sono fermato per un mese. Credo che se continuo a lavorare, però, l’occasione arriverà. Devo dire anche che ho poche possibilità perché la squadra che vince non si cambia e i giocatori del mio ruolo (difensore, ndr) sono esperti, hanno molti anni in Serie A. Devo aspettare la mia opportunità, so che arriverà».

 

 

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