Europa League

Lazio, conferenza Caicedo: «Sono rimasto soprattutto per Inzaghi. Questo deve essere il mio anno!»

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Alla vigilia del match d’Europa League contro il Rennes, Felipe Caicedo è intervenuto in conferenza insieme ad Inzaghi

Mancano poco più di ventiquattro ore al match d’Europa League contro il Rennes. La Lazio, reduce dalla sconfitta con il Cluj, vorrà rifarsi nella gara di domani, che si giocherà all’Olimpico alle 21. Alla vigilia della sfida, Felipe Caicedo è intervenuto in conferenza stampa insieme a mister Simone Inzaghi:

Complimenti per il rinnovo. Perché hai deciso di continuare?

Sono ancora alla Lazio per il mister, ho parlato con lui e mi ci ha fatto credere. Sono qui anche per la società, ma principalmente per lui. Sono molto contento, devo continuare concentrato qui, sono pronto. 

La sensazione è che con te in campo la squadra gioca meglio: ti senti così importante?

No, al di là di chi gioca la squadra funziona bene. Siamo un gruppo che gioca da tanti anni insieme, non importa se ci sia io, Correa ed Immobile. Ci troviamo bene e dobbiamo continuare così. Domenica si è visto che chi gioca fa bene.

Con chi ti trovi meglio, con Immobile o con Correa?

Con tutti e due, abbiamo un bel rapporto sia dentro che fuori dal campo. Giochiamo bene insieme, sia con Immobile che con Correa. Per me è perfetto così!

Questa Lazio, credi negli obiettivi che si è prefissa?

Sicuramente, altrimenti non avrebbe senso lavorare ogni giorno, venire qui e fare allenamento. Crediamo in tutto quello che facciamo. Siamo con il mister, stiamo facendo un bel lavoro. Dobbiamo sistemare la classifica in Europa, dobbiamo vincere. Pensiamo partita dopo partita, domani abbiamo una bella opportunità.

Si può definire la tua qui alla Lazio una sorta di scalata? Qual è il tuo obiettivo?

Il mio obiettivo è sempre quello di aiutare la squadra ogni volta che il mister mi chiama in causa. Il primo anno è stato difficile, non è facile arrivare da una squadra spagnola al calcio italiano. Piano piano ho trovato più spazio, questo deve essere il mio anno. Ho sempre sentito la fiducia del mister, mi ha messo in campo quando ha pensato fosse la giusta occasione. Il mio pensiero è quello di crescere sempre!

Razzismo, com’è la situazione in Italia?

Sto in una società in cui non ho sentito razzismo. Di quello che succede fuori, non parlo.

Ti rivedi in questa definizione di prima punta, ma che a volte sembra molto di più una seconda punta?

Mi ci rivedo, questo fa parte del sistema di gioco. Il mister dà fiducia e libertà, mi piace giocare sia come punta che come seconda punta, non c’è problema.

Camavinga, già titolare con la prima squadra. Ti ricordi giocatori così giovani ma così forti? Hai sentito parlare di lui?

Mi viene in mente anche Ansu Fati del Barcellona. E’ un bel giocatore, ma non solo lui. Il Rennes ha giocatori importanti, d’esperienza, dobbiamo essere bravi.

Quanto sei affezionato alla Lazio? Che situazione hai con la Nazionale?

Sono contento di essere in un club così importante con la Lazio, non mi aspettavo di rimanere così tanto. Il mister mi ha convinto a rimanere, ringrazio anche la società ed i miei compagni. Nazionale? Credo sia un capitolo chiuso della mia vita, ho dato di tutto e di già, sono con la mia coscienza tranquilla.

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