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La Raggi rifiuta la maglia della Lazio per il figlio. Lotito: «Era solo una carineria, ma capisco il gesto»

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AGGIORNAMENTO ORE 10.00 – Le parole del sindaco Raggi hanno avuto già la risposta dei dirigenti biancocelesti. Questa mattina il presidente Lotito si è espresso così ai microfoni de Il Messaggero: «Era una carineria, ma capisco il rischio di strumentalizzazione. Inviteremo il bimbo allo stadio». Ieri invece il neo responsabile della comunicazione Diaconale era intervenuto sull’argomento sulle frequenze di Radio Incontro Olimpia: «Abbiamo visto una foto del figlio della sindaca Virginia Raggi con la maglia della Lazio di Candreva e abbiamo pensato fosse carino regalare una maglia di un giocatore della stagione attuale. Un pensiero che ci sembrava carino nei confronti del piccolo senza nessun secondo fine. Allora abbiamo pensato di contattare la segreteria della sindaca, ma ci è stato risposto che ci ringraziavano per il pensiero ma la linea era quella di rimanere imparziali, mantenendo equidistanza. Era un’accortezza senza nessuna volontà di speculare su questo gesto, e non credo che accettarla avrebbe comportato nessun tipo di polemica o creato precedenti compromettenti. Capiamo però la sua volontà di restare estremamente imparziali, visto che in passato eravamo abituati, molto spesso, a comportamenti quasi sempre sbilanciati verso la sponda giallorossa. Vorrà dire che troverò il modo di fargli avere la maglietta di nascosto (ride, ndr)».

 

Negli utlimi giorni sono state divulgate sul web delle foto in cui apparivano Virginia Raggi e suo figlio. Cosa c’è di strano? Apparentemente niente, se non che il piccolo indossasse la maglia della Lazio della scorsa stagione (numero 87 di Antonio Candreva ndr). Era già noto che il neo sindaco di Roma simpatizzasse per i biancocelesti, il fatto che fa scalpore è un’altro: secondo L’Ultima Ribattuta, la Lazio tramite il responsabile della Comunicazione, Arturo Diaconale, ha pensato di far ricapitare al bambino la nuova casacca biancoceleste, ma questo regalo al piccolo Matteo non è mai arrivato. Motivo? «No grazie, il sindaco non può schierarsi apertamente ed essere etichettata come tifosa laziale. Deve mantenere imparzialità, anche nel calcio», la riposta dei rappresentanti della Raggi a Diaconale. Niente regalo dunque per Matteo, a cui sicuramente avrebbe fatto piacere, ricevere la maglia di uno dei suoi idoli.

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