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La Gazzetta dello Sport accusa: «Nuova vergogna dei laziali. Ultras Roma? Semplici cori da stadio»

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La Gazzetta dello Sport continua ad attaccare i tifosi della Lazio, mentre (per un gesto uguale) giustifica gli Ultras della Roma

Due pesi e due misure. Stesso episodio, stessa pagina di giornale, completamente opposto il giudizio. In diversi stadi d’Italia gli ultras non hanno rispettato il minuto di riflessione imposto dalla Lega per questa giornata di campionato. I casi più eclatanti sono accaduti a Roma e Torino dove i tifosi hanno sovrastato con la loro voce la lettura di un passo del libro di Anna Frank. In un piccolo paragrafo La Gazzetta dello Sport condanno l’accaduto, ma colpisce un commento in riferimento alla Curva Sud giallorossa: «Cori di natura calcistica». Una sorta di giustificazione messa lì a sottolineare la netta differenza dai cugini biancocelesti che, quasi contemporaneamente a Bologna, secondo lo stesso quotidiano, mettevano in atto una «nuova vergogna». Titolo gigante e ‘dedica’ di quasi un’intera pagina. «Gli Irriducibili hanno disertato latrasferta, ma a rappresentarli ci sono gli altri che, per segnalare la loro appartenenza e le loro radici, mentre i giocatori di Simone Inzaghi effettuano il riscaldamento indossando magliette bianche con l’immagine di Anna Frank sopra la scritta ‘No all’Antisemitismo’, si lasciano andare a manifestazioni becere e offensive. Vale la pena ricordare che l’apologia di fascismo è ancora un reato secondo il Codice Penale». Continua dunque l’attacco mediatico nei confronti della Lazio, con giornalisti pronti a mettersi nei panni degli investigatori pur di segnalare e strumentalizzare ogni minimo atteggiamento dei tifosi laziali. Sottolineare semplicemente il bel gesto della società, sarebbe stato troppo semplice.

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