2014

La carica di Cana: “Siamo pronti per le prossime sfide. De Vrij? E’ una grande persona, brava la Lazio a puntare su di lui”

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Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Lorik Cana.

Come state fisicamente e mentalmente?
“Stiamo bene, abbiamo avuto qualche infortunio di troppo che hanno accorciato la rosa. I ragazzi che però abbiamo a disposizione stanno lavorando bene, tra ieri e oggi abbiamo fatto un buon lavoro anche per mettere qualcosa in più nella gambe in vista della sosta natalizia”.

All’Olimpico sfide importanti nelle prossime giornate…
“Tutto dipende da noi. Iniziamo a giocare bene domenica e poi dopo le vacanza penseremo a queste sfide”.

E’ scattato qualcosa dopo Empoli, Juventus e Chievo?
“Non so, due vittorie consecutive danno una bella mano. Le partite contro Empoli e Chievo sono state strane, perchè la squadra è rimasta concentrata ma non si è espressa nella sua massima potenzialità, mentre con la Juventus è sempre una gara particolare perchè loro sono la squadra più forte, noi abbiamo provato ad affrontarlo in modo alto e partendo in contropiede ci hanno punito. Dobbiamo cercare un’identità e dal punto di vista mentale bisogna mantenere sempre la stessa concentrazione. Tutti dobbiamo prefissarci lo stesso obiettivo: portare la Lazio in alto e non abbassare mai la tensione in un campionato così difficile come quello italiano”.

La responabilità di essere un leader?
“Io ho avuto delle responsabilità già da quando ero molto giovane. Ho esordito a Parigi quando avevo 19 anni e giocavo in una squadra di campioni, questo mi ha permesso di crescere tantissimo. A Marsiglia poi è andata molto bene e a 24 anni sono diventato il capitano più giovane della storia del club. Se una squadra vuole raggiungere un obiettivo deve sempre avere la stessa mentalità perchè altrimenti non si va da nessuna parte. Io ho provato sempre a fare questo, soprattutto in Nazionale dove non abbiamo dei giocatori fortissimi. La forza del nostro gruppo è il gruppo, facciamo risultato perchè ci crediamo”.

Quanto è stato difficile entrare negli schemi di Pioli?
“Abbiamo capito molto velocemente cosa voleva, ma metterlo in pratica è più complicato, perchè comunque ci vuole qualche settimana. In alcune partite non siamo stati fortunati, ad esempio contro l’Udinese non meritavamo la sconfitta anche se non abbiamo giocato bene”.

Ritornare a giocare a centrocampo?
“Io ho giocato a Marsiglia e in Nazionale sia in difesa che a centrocampo, sono due ruoli diversi che però ho sempre fatto. Poi venendo in Italia ho imparato tantissimo siccome ha la migliore scuola di difensori. Anche se all’inizio non è stata facile, siccome ho avuto qualche problema (frattura delle costole a Siena, ndr). Fino a qual giorno non avevo mai avuto un infortunio del genere. Per noi stare lontano dal campo non è facile, ma questi episodi ti rendono più forte e ti permettono di crescere. Poi dopo sono arrivate anche le cose belle: raggiungere le 100 presenze con questa maglia, vincere la Coppa Italia e tanti altri ricordi positivi”.

La cosa più curiosa che ho visto durante la cena di Natale?
“Non c’è un evento in particolare, ma ho visto molti vestiti interessanti (ride, ndr). Però è stata un bella occasione per stare tutti insieme”.

Un giudizio sull’inizio di stagione di De Vrij.
“Avevo già sentito parlare di lui prima del Mondiale. Ha avuto la fortuna di giocare un Mondiale molto giovane con una grande squadra e con un grande allenatore. E’ stata brava la Lazio a puntare su un giocatore così giovane e a portarlo in Italia. E’ una grande persona, lavora bene e chiede tanti consigli. Ha imparato subito la lingua e prima di venire già conosceva tutti i nomi dei giocatori. Io cerca di aiutarlo e in campo gli do la massima fiducia”.

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