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Lukaku: «Razzismo in Italia? Il problema sono le Federazioni»

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Jordan Lukaku, in una lunga intervista, ha raccontato del problema del razzismo in Italia e ricordato il suo modo di giocare alla Lazio

Jordan Lukaku, in un’intervista rilasciata per RTBF, si è raccontato a 360°: dai problemi al razzismo, passando per il suo modo di giocare. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni:

RUOLO – «Per natura sono un giocatore offensivo. Quindi, dire che mi piace difendere… No, per niente! Alla Lazio le istruzioni sono ancora più tattiche, soprattutto sul gioco difensivo, ma una volta in possesso palla siamo liberi di dare libero sfogo al nostro temperamento offensivo».

RAZZISMO – «Finora non ho sofferto di razzismo in Italia, né al club né in città. Spesso sono i tifosi avversari che insultano, ma il problema è la Federazione che lascia andare e dà solo piccole multe ai club. Il razzismo lo conosco da quando ero piccolo a scuola. E nel calcio, che sia razzismo di base o pura provocazione, ciò non cambia nulla: è inaccettabile! Poi ho imparato a proteggermi da tutto questo. Romelu ed io siamo cresciuti in povertà e sappiamo chi sono i nostri veri amici: filtriamo e viviamo nella nostra bolla. La notorietà porta dei vantaggi, soprattutto a Roma dove alcuni ristoranti ci hanno offerto i pasti, ma questo non cambia i nostri valori: celebrità o no, soldi o no, restiamo quello che siamo sempre stati, perché i nostri genitori ci hanno dato una cornice. Sono gli altri che ci guardano in modo diverso: quando hai successo, ti vediamo come un portafoglio, non come un essere umano».

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