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Frosinone, Stirpe: «Dobbiamo essere realisti, si giocherà quando sarà sicuro per tutti»

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Frosinone, le parole del patron Stirpe in merito a quelle che saranno le decisioni se riprendere o meno i campionati

Il numero uno del Frosinone, Maurizio Stirpe, è intervenuto ai microfoni di Radio Radio e ha commentato il momento che sta vivendo il calcio italiano.

«Sono molto preoccupato e angosciato. Far ripartire il ciclo produttivo richiederà molti sforzi e in tempo che non è breve. Il calcio in questo momento di sta perdendo in molte discussioni sciocche. Noi dobbiamo essere realisti e guardare in faccia alla realtà. Si giocherà quando sarà sicuro per tutti, non solo per gli addetti ai lavori ma anche per i tifosi senza di loro il calcio non ha ragione di esistere. I tifosi sono i veri proprietari del calcio. I verdetti devono essere dati sul campo, anche se si riprendesse a maggio non ci saranno le misure di sicurezza. Un contagiato farebbe ripiombare tutto nel baratro. Per me bisogna capire qual è il punto di arrivo del calcio, in questo momento ha volare vicino allo zero bisognerà ricreare un progetto partendo da un monte ricavi conseguibile. Sin quando possono esistere le condizioni per chiudere la stagione sul campo deve finire giocando. Io sono pessimista ma non è detta l’ultima parola. Il Frosinone giocherà sul campo quando ci saranno le condizioni. Nel calcio non si ragiona per la collettività, è come se fosse una proseguo della partita in cui ognuno guarda ai propri interessi».

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