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Lazio, a Formello c’è Winter: «Sono tornato per i vecchi amici, mi piacerebbe allenare qui»

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Visita a sorpresa a Formello, dove insieme a Maurizio Manzini, spunta sulla panchina del campo “Mirko Fersini”, Aron Winter

Visita di cortesia a Formello per Aron Winter, che ha deciso di tornare in quella che è stata la sua casa. L’olandese ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Lazio Style Radio: «Ero arrivato qui nel 1992, allora non parlavo la lingua, in quegli anni essere uno straniero in Serie A era una novità. All’inizio avevo difficoltà a comunicare con i miei compagni ma Maurizio Manzini mi ha aiutato molto. Non era solo un Team Manager! Da quando sono andato via ci siamo sentiti alcune volte ma non ci eravamo più rivisti. Oggi sono qui a Formello per venire a trovare i vecchi amici. È la seconda volta che vengo qui, tanti anni fa non c’era tutta questa struttura: all’inizio ci allenavamo sul campo vicino alla villa, avevamo li il nostro spogliatoio. Complimenti, il Centro Sportivo di Formello è una struttura bellissima».

AJAX E INTER – «All’Ajax avevo vinto tutto ma in quel momento la Serie A era il miglior campionato del mondo ed io volevo farne parte per dimostrare il mio valore anche alti livelli. Quando ero arrivato alla Lazio, c’era la possibilità di tesserare soli tre stranieri mentre ora quasi non ci sono più limitazioni. Zeman allora era il tecnico biancoceleste e lui prediligeva un calcio propositivo e questo aspetto mi era piaciuto tanto. Nei primi mesi avevo avuto alcuni problemi ma poi ho fatto parlare il campo e sono diventato un idolo dei tifosi. Abbiamo posto le fondamenta per far diventare la Lazio una grande società. Dopo tanti anni avevamo riportato il club in Europa ed in quel momento la Società ha compiuto un passo in avanti importante. Stavo benissimo nella Capitale, avevamo una grande squadra ed un ottimo staff. All’Inter ho vissuto un’esperienza importante, sono un  vincente e volevo provare a trionfare sia in campionato che in Europa: in nerazzurro, infatti, ho conquistato la Coppa UEFA».

INZAGHI – «Il calcio olandese è cambiato tanto, i bravi giocatori sono ovunque: tutto dipende dalle scelte che questi compiono. Non tutti riescono ad imporsi ad alti livelli: nel mio paese il livello è cresciuto negli ultimi due anni. L’Ajax, ad esempio, ha venduto giocatori di livello internazionale alla Juventus ed al Barcellona. Il merito dell’Ajax è rappresentato dalla filosofia della Società. Bisogna credere nel proprio credo, l’Ajax ha il miglior settore giovanile, loro sanno come far crescere i giovani e portarli in prima squadra. Loro devono sapere di poter giocare con i grandi, in Italia è difficile che questo accada. Ho giocato qui e so che se una squadra ha una filosofia, fra 10-15 anni produrrà calciatori per la prima squadra. Si possono vincere i campionati anche facendo crescere i giovani. Quando i calciatori provenienti dal Settore Giovanile non giocano, questi si misurano comunque nel weekend in delle partite parallele di alto livello. Si deve investire su queste cose. Il Centro Sportivo di Formello è bellissimo ed è l’ideale per far crescere giovani talenti. Spendere per il Settore Giovanile, quando i calciatori si sviluppano, diventa anche un investimento utile per effettuare nuovi cambiamenti. Seguo ancora la Lazio, l’Italia è come il mio secondo paese. Mi piace l’idea di gioco dei biancocelesti, sono belli da vedere. Inzaghi è un allenatore che pensa all’attacco ed a vincere. Non si possono fare paragoni tra i calciatori. Ora sono diventato un allenatore, mi piacerebbe diventare un tecnico qui in Italia, magari un giorno anche alla Lazio».

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