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Felipe Anderson: inzio top poi il calo, nel 2022 va riattivata la modalità on

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Un inizio straripante per Felipe Anderson dopo il suo ritorno alla Lazio, poi la fase di calo e il rilancio da falso 9, ora per il 2022…

Reduce da due stagioni deludenti tra West Ham e Porto, la Lazio ha deciso di scommettere di nuovo su Felipe Anderson in questa annata di ricostruzione. Lo stesso Sarri non ha esitato un momento alla possibilità di poter finalmente allenare il calciatore ammirato dai tempi di Napoli.Sentendo tutta questa fiducia l’impatto di Pipe è stato ottimo. Sorrisi a non finire in ritiro ad Auronzo di Cadore e un feeling immediato col nuovo staff tecnico. Il classe ’93 non parte mai in panchina e mette in fila 20 presenze dal 1’ tra Serie A ed Europa League. L’aria di casa sembra fargli bene. La titolarità se la guadagna a suon di gol (3) e assist (2) tra fine agosto, settembre e ottobre.

FASE DI CALO – Da novembre ecco quella che Sarri definisce: «La fase di down». Un calo vertiginoso in cui Felipe Anderson trova un gol e un assist inanellando diverse prove sotto tono che lo conducono alla prima panchina stagionale a Marassi contro la Sampdoria.

FALSO 9 – Data l’assenza di Immobile, Sarri durante le prove tattiche anti Genoa lo ha schierato falso nueve. Una posizione inedita per il brasiliano che in carriera ci ha giocato praticamente venti minuti contro la Juventus alternandosi con Pedro. Una posizione dove ha fatto bene contro il Genoa salco poi fare un piccolo passo indietro contro il Venezia. Ma una posizione che in vista del 2022 può essere riproposta e che soprattutto potrebbe evitare alla Lazio di andare sul mercato a cercare una prima punta che possa far rifiatare all’occorrenza Ciro Immobile, anche se i nomi in tal senso non mancano. Dipende solo da Felipe Anderson per il quale tutto l’ambiente biancoceleste, tifosi compresi si augura che ritrovi la sua fase on di inizio stagione.

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