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Favalli: «Sono guarito dal Covid-19 ma ho avuto paura per i miei familiari»

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Favalli, le parole del calciatore della Reggiana, uno tra i primi giocatori ad essere risultato positivo al coronavirus

Alessandro Favalli è stato tra i primi calciatori ad essere risultati positivi al COVID-19. Il calciatore della Reggiana ha raccontato come è guarito e come ha affrontato la quarantena ai microfoni di Gianlucadimarzio.com.

«Ho un po’ di raffreddore ma per il resto sto bene, diciamo che sono quasi al 100%. Venerdì vado a fare un tampone di controllo, di solito si fa un paio di settimane dopo aver contratto il virus. Se è negativo poi dovrò farne un altro che certifichi la definitiva negatività. Dopo aver saputo dei primi casi facevo sempre lo stesso percorso: casa-allenamento-casa. Sono uscito una volta sola, per una cena dai miei…c’erano anche parenti e fratelli. Due giorni dopo tutti abbiamo avuto i primi sintomi. Probabilmente il passaggio è stato lì, anche se non abbiamo certezze. Paura? Per me no, per i familiari sì. Qualcuno era messo molto peggio di me, in tre sono stati portati in ospedale per essere ricoverati… adesso per fortuna stanno tutti meglio».

«Quando è uscita la notizia della mia positività mi hanno scritto in tantissimi. Un messaggio inaspettato è stato quello di Damiano Tommasi… mi ha fatto un in bocca al lupo e gli auguri di pronta guarigione, ovviamente è stato un grande piacere.  Poi ci sono i compagni, sia gli ex che quelli di adesso, si sono fatti sentire tutti, subito. Con la squadra ci sentiamo ogni giorno su whatsapp, ci teniamo sempre tutti aggiornati. La società ha inviato a ognuno un programma di allenamento da seguire, anche se è chiaro che tornare a giocare sarà difficile… un mese di stop le gambe lo sentono».

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