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ESCLUSIVA – Lazio, Bergonzini: «Allenamenti? Lotito ha a cuore la salute dei suoi». E su Lovren…

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In esclusiva per i microfoni di LazioNews24, le parole di Elmar Bergonzini, giornalista de La Gazzetta dello Sport e Radiosei

Il mondo del calcio, come l’Italia, è stretto dalla morsa del Coronavirus. Il cammino arrembante della Lazio è stato fermato mentre il sogno Scudetto si faceva sempre più possibilità. Per analizzare il delicato momento che la Serie A sta vivendo e capire le sorti di questa stagione, abbiamo raggiunto Elmar Bergonzini, penna de La Gazzetta dello Sport e voce di Radiosei. Ecco in esclusiva le sue parole:

La decisione di Lotito di far riprendere gli allenamenti in anticipo fa discutere…

«Lotito negli anni ha dimostrato di avere sia pregi che difetti, ma ha dimostrato soprattutto di avere grande solidarietà e attenzione per il prossimo. Credo che ci sia un grande equivoco dietro questa polemica: che lui preferisca i suoi interessi alla salute dei giocatori. Per come lo conosco e si è fatto conoscere, lui gli allenamenti li farebbe riprendere stando attentissimo ai suoi. Non farebbe correre loro un rischio proprio in quanto uomini e non solo suoi calciatori. Bisogna capire come azzerare i pericoli e quando effettivamente ricominciare, ma riprendere il prima possibile sarebbe positivo. Una valvola di sfogo anche per il cittadino e il calcio lo è. I giocatori sono sotto ad una lente d’ingrandimento, rischiano molto meno di un postino o un cassiere. Credo Lotito abbia già in mente come abbassare il più possibile i rischi».

Quale sarebbe il modo migliore per assegnare lo Scudetto, se il campionato non dovesse riprendere?

«Se non dovesse riprendere, la cosa più giusta sarebbe non assegnare il titolo. Ho dei dubbi sull’annullamento di tutto il campionato, ripartire da zero sarebbe controproducente, si rischierebbero cause o ricorsi di vari club. Sono convinto, però, che in un qualche modo riprenderà: ci sono troppi interessi economici dietro. Si troverà un modo per incassare la cifra più alta da televisioni e sponsor e minimizzare gli introiti mancati dai botteghini.
L’Hertha Berlino ha una situazione simile a quella di Lazio e Roma, non è proprietaria dello Stadio e il comune ha già fatto sapere che scaleranno dalla cifra pattuita per l’affitto una grossa parte perchè il club non ne sta usufruendo. Mi auguro, in tal senso, che anche i proprietari dell’Olimpico facciano altrettanto per distribuire le perdite affinchè nessuno lucri su questa vicenda».

Quanto può pesare questo stop alla Lazio?

«Lo stop inciderà tantissimo, perchè la Lazio era in forma sia dal punto di vista fisico che mentale. Si è spento l’entusiasmo e va rigenerato, con delle vittorie di fila che vanno ottenute. Dal punto di vista atletico adesso è tutta un’altra storia. La squadra ha dimostrato di avere una rosa tremendamente corta, si è allargata quando è uscita dall’Europa League. È riandata in difficoltà quando ha giocato il derby la stessa formazione schierata tre giorni prima in Coppa Italia. Se il calendario dovesse essere compresso, la Lazio perderebbe quella freschezza che ha mostrato preparando una partita a settimana, a differenza di Juventus ed Inter».

Si parla di Lovren per il prossimo calciomercato, può essere il nome giusto per la Lazio?

«I numeri della difesa, rispetto alle passate stagioni, sono migliorati. Credo comunque che la volontà di rinforzarla resti, perchè è un reparto non al livello di centrocampo, il migliore d’Italia, e attacco, tra i primi tre della Serie A. E se un ingranaggio dovesse rompersi lì dietro, si rischierebbe di tornare ad incassare tanti gol. Lovren mi piace, porterebbe con sè esperienza e qualità, ma ci sono anche altri giocatori che potrebbero fare comodo. Comunque è un nome per dare un segnale, ha vinto la Champions League è arrivato in finale ai Mondiali. Alzerebbe sicuramente il livello medio della difesa». 

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