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ESCLUSIVA – Ex preparatore portieri, Carta: «Inzaghi allenatore vincente, Keita e Felipe decisivi. Strakosha? Complimenti, ma Guerrieri…»

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Intervista esclusiva all’ex preparatore dei portieri della Lazio Alessandro Carta, che conosce bene i gioielli biancocelesti

Un bel pomeriggio a parlare di calcio, lontani da ogni polemica e da qualsiasi malumore generato da una sconfitta indesiderata. Ieri, nella sala conferenze della Confcommercio di Reggio Calabria, è stato presentato il nuovo libro «Il Manuale Tecnico del portiere di calcio – L’allievo e il Maestro» di Alessandro Carta e Gino De Luca. Il primo è sempre molto vicino ai colori biancocelesti per essere stato in passato coordinatore dei portieri della Lazio. Ecco le sue parole rilasciate in esclusiva alla redazione di Lazio News 24: «Un evento meraviglioso, organizzato dal mio amico Lorenzo Federico che ha giocato con me al La Palma Cagliari, in Serie C. Sono rimasto davvero emozionato dall’accoglienza della gente di Reggio. A partire dalle passeggiate sul Lungomare meraviglioso, sino a tutta l’accorrenza di colleghi, amici e pubblico che sono venuti ad accogliere con simpatia la mia iniziativa. Il libro nasce dalla mia esperienza di preparatore dei portieri e raccoglie la mia ultraventennale esperienza a partire dalla ‘Scuola Calcio Federale Acqua Acetosa Roma’, a proseguire con il settore giovanile della Lodigiani, storica società che ha lanciato Toni, Totti. Fino alla Lazio, dove, nell’ultimo decennio, ho svolto il ruolo di preparatore e coordinatore di portieri. Anche in Serie A quindi ho portato con umiltà la mia esperienza che nasce da questo ruolo meraviglioso svolto ai tempi del Cagliari».

IL MOMENTO IN CASA LAZIO – Non può mancare poi un commento sull’attuale allenatore della squadra capitolina, Simone Inzaghi: «Lo conosco molto bene, già da quando era un calciatore alla Lazio, sia quando da allenatore iniziò con gli Allievi Regionali con il gruppo dei ’95. Si è dimostrato da subito un vincente perchè ha ottenuto tanti titoli nazionali, comprese Coppa Italia e Supercoppa. E’ stato giustamente premiato e portato in prima squadra, con la conferma che non serve il nome romboante per far bene, visto che si aspettava Bielsa. Con la sua freschezza e la sua serenità sta dando un gioco molto spumeggiante come nelle sue caratteristiche, molto offensivo con due attaccanti, Keita e Felipe Anderson che saranno tra i più decisivi del campionato italiano. Inoltre c’è un allenatore in seconda, Farris, che giocava difensore proprio nella Lodigiani e cura molto bene la fase difensiva». Infine Carta espone un suo unico rimpianto: «Sono sempre un po’ dispiaciuto quando non vedo i giovani portieri italiani esordire. Faccio i complimenti a Strakosha che si sta ben disimpegnando, ma avrei voluto vedere Guido Guerrieri al suo posto. E’ stato costretto ad emigrare al Trapani e a fare i primi passi della carriera lontano dalla propria squadra madre. Anche se già dallo scorso anno avrebbe meritato di esordire in Serie A».

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