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Lotito e il caso tamponi: il presidente rischia la carica di consigliere federale

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Domani la sentenza del collegio del Coni: se confermerà i dodici mesi di inibizione Lotito decadrà dalla carica

Domani sarà una giornata campale e quanto mai decisiva quella che si vivrà in casa Lazio. Il collegio del CONI infatti si esprimerà sulla richiesta di condanna all’inibizione di 12 mesi per il presidente Lotito per la questione tamponi. I biancocelesti sono infatti accusati, come ricorda la Gazzetta dello Sport, di mancata comunicazione di casi Covid alle autorità sanitarie locali, del mancato isolamento dei soggetti positivi e dell’impiego in campo infine di un calciatore trovato positivo ai controlli precedenti.

Se il CONI confermerà la richiesta di inibizione di 12 mesi per Lotito (in primo grado la richiesta era stata di 7) il presidente biancoceleste decadrà dal ruolo di consigliere federale (e ci sarebbero dubbi anche sull’eventuale ricandidatura nel 2025). Durante il dibattimento verranno affrontate anche le tematiche relative ai ricorsi della Lazio contro la multa da 200mila euro e dei due medici, Rodia e Pulcini, inibiti anch’essi per un anno.

 

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