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Caso Gonzalez, il legale: «Ci siamo rivolti alla FIFA»

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L’avvocato di Gonzalez spiega le complicazioni con la Lazio e le prossime mosse per terminare l’accordo col club di Lotito

Il calciomercato della Lazio, eccezion fatta per l’acquisto del giovanissimo Abukar Mohamed che andrà in Primavera, si è concentrato esclusivamente sulle uscite. Sono stati piazzati quasi tutti i calciatori esclusi dal progetto di Inzaghi come Vinicius, Minala, Leitner, Morrison e Kishna. Uno dei pochi a non trovare sistemazione è stato Alvaro Gonzalez, ancora sotto contratto coi capitolini ma ormai da tempo escluso dai piani della società. Il nazionale uruguagio tramite i suoi rappresentanti si è attivato per risolvere il contratto con la Lazio interpellando anche la FIFA. Un’operazione per nulla semplice e immediata come ha spiegato l’avvocato del Tata Matías Fariña, ai microfoni di Sport 890.com.uy. «La Lazio è un club piuttosto complicato – ha chiarito il legale -. Nel semestre passato Alvaro non è mai stato preso in considerazione e per questo sono iniziati una serie di inadempimenti. A dicembre ha chiesto di essere ceduto, ma la società ha posto delle condizioni complicate. Abbiamo provato anche a negoziare la rescissione contrattuale in forma bilaterale, però non è stato possibile. Ci hanno complicato le e poi bloccato la negoziazione». Come nel caso di Onazi al club biancoceleste viene contestato anche di aver mancato il pagamento di alcune mensilità: «Questo lunedì scadevano i termini dell’intimazione di pagamento dei ritardi salariali e dovremmo riuscire a rescindere per giusta causa. Questo provoca alcune problematiche riguardo il suo futuro perché i tempi sarebbero stati meno lunghi, se ci fosse stato un accordo con il club. Rescindendo in modo unilaterale, la squadra che lo ha messo sotto contratto deve invece iscriverlo in federazione e poi chiedere il TMS (Transfer Matching System ndr). Va richiesto alla federazione italiana che a sua volta necessita dell’autorizzazione della Lazio. Autorizzazione che di sicuro non verrà concessa perché lo svincolo è stato unilaterale. Bisogna rivolgersi allora alla FIFA che concede un’autorizzazione provvisoria da utilizzare per legarsi al nuovo club che vuole metterlo sotto contratto, ritardando però tutto il procedimento». Sul Tata c’è il forte interesse del Nacional di Montevideo che accoglierebbe il centrocampista a braccia aperte: «Il Nacional è una possibilità certa, ma non è detto che giochi lì. Sta valutando alcune possibilità. Il Tata sarebbe emozionato di tornare al Nacional, ma se gli arriverà a breve un’offerta più vantaggiosa dal punto di vista economico, prenderà una strada diversa»

 

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