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Biava: «Le coppe toglieranno molte energie. Strakosha? Merita fiducia»

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Per parlare delle eventuali operazioni di calciomercato della Lazio, ha parlato alla radio ufficiale, l’ex difensore biancoceleste Giuseppe Biava

Tra i tre nodi legati a Biglia, Keita e de Vrij e l’operazione sfumata di Borini, stenta a entrare nel vivo il calciomercato della Lazio. A tal proposito dice la sua Giuseppe Biava, intervenuto a Lazio Style Channel: «In difesa il reparto è completo e ben assortito se non ci saranno cessioni. Chi gioca al fianco di de Vrij fa sempre bene, sia con la difesa a tre che con quella a quattro. E’ un difensore di grande livello, è un leader. Meglio difesa a tre o quattro? A tre non mi è dispiaciuta, Inzaghi l’ha usata con le squadre più forti come Juventus e Roma in Coppa Italia. Anche a quattro ha fatto bene, ma per le caratteristiche dei difensori con la linea a tre esterni come Lulic, Basta e Lukaku hanno più libertà d’azione. Così è più aggressiva e mi piace di più». Su Strakosha: «Ha stupito tutti quest’anno. É entrato da subito e ha fatto bene, dimostrando tutto il suo valore. Sarà un anno difficile perché si deve riconfermare. É giovane, bisogna lasciarlo sbagliare e dargli fiducia. Sa che alle spalle c’è portiere valido come Marchetti, ma io partirei con Strakosha».

TRIPLO IMPEGNO E LINEA VERDE  – Biava continua: «La preparazione cambierà visto che la Lazio dovrà giocare il giovedì e il lunedì. C’è poco tempo per lavorare in settimana, si possono lasciare energie in campionato. Ma se hai una rosa completa e competitiva puoi farcela e andare avanti. La difficoltà è a livello mentale, dover giocare ogni tre giorni e mantenere la concentrazione. Il problema è il tempo e alla fine qualcosa si paga. Giovani? Aver fatto la trafila alla Lazio aiuta, dà un senso di appartenenza. Inzaghi ha il merito di lanciare i giovani senza paura, ma vanno messi in campo con gente esperta e la Lazio ne ha. Il giusto mix è la cosa ideale. Keita, per esempio, ha fatto la Primavera con la Lazio e ora è richiestissimo. Lo stesso discorso vale per Cataldi. La Lazio ha più fretta di ottenere risultati e per i giovani è più difficile perché non si ha tempo di aspettare e c’è pressione. Per questo motivo è difficile gestire il settore giovanile».

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