Settore giovanile

Bianchessi: «Lazio, sei una grande famiglia. Settore giovanile? Entro quattro anni…»

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Settore Giovanile – Bianchessi ha fatto il punto su questi primi mesi alla Lazio: programmazione e obiettivi della società

Una figura così importante ed esperta mancava all’interno della Lazio. Mauro Bianchessi, responsabile del settore giovanile, ha portato una rivoluzione nell’ambiente biancoceleste. L’ex Milan è stato intercettato dai microfoni di Lazio Style Radio per fare il punto della situazione. Questo il suo giudizio: «Ai ragazzi diciamo sempre che la scala dei valori comprende famiglia, scuola e poi calcio. La scuola è determinante ed importante ed è l’unica certezza che si ha a questa età ed oltre, mentre il calcio fatto seriamente può essere una seconda opportunità. Questa è la realtà di oggi della Lazio, una società che tiene alla formazione dei ragazzi, non solo a livello calcistico, la scuola è una certezza e bisogna andare bene. Il calcio insegna le regole, la disciplina, il rispetto dell’avversario. Il calcio è bellissimo sotto tutte le sue forme, soprattutto il Settore Giovanile dove c’è ancora la genuinità e l’attaccamento alla maglia. Il mio consiglio a tutte le famiglie, non solamente quelle della Lazio è quello di lasciare andare i ragazzi con le loro gambe, facendoli divertire, accettando le decisioni delle volte impopolari degli allenatori, che comunque fanno e cercano di fare il loro meglio per la squadra».

SCUOLA CALCIO – «Le iscrizioni sono terminate da tempo, abbiamo avuto un’impennata di iscrizioni allucinante e purtroppo abbiamo dovuto respingere un centinaio di richieste perché non abbiamo posto. A livello strategico abbiamo diminuito le rose aumentando le squadre perché i bambini devono giocare tanto e divertirsi. Le classifiche? Per quanto riguarda i più piccoli della Scuola Calcio non sono importanti, deve essere un mondo ludico, dove devono giocare, divertirsi senza nessuna pressione, mentre per le categorie agonistiche non possiamo nasconderci dietro un dito. Il risultato è importante così come la classifica, se giochi bene devi anche fare risultato, esso porta una squadra competitiva e quindi ad avere anche dei giocatori importanti. Dai 14 anni in su, il risultato conta, fa parte della crescita del giocatore, della valutazione di esso, degli allenatori, dei dirigenti e di me stesso».

PROGRAMMAZIONE LAZIO – «Nulla è lasciato al caso, prima di arrivare al campo si lavora negli uffici, c’è una programmazione di tre mesi in tre mesi e non solo settimanale degli allenamenti, potremmo già sapere come si allena una squadra a livello tecnico ed atletico tra un mese e mezzo. Abbiamo una programmazione e degli obiettivi da raggiungere e lo staff tecnico, atletico e medico, fisioterapisti compresi, è di livello altissimo. La Società ha fatto degli investimenti notevoli per il materiale di allenamento per migliorare le prestazioni e la tenuta atletica. Questo è l’anno zero, stiamo iniziando a gettare le basi per le fondamenta per costruire un Settore Giovanile che nei prossimi quattro anni deve produrre giocatori. Guardiamo il presente per costruire il futuro! La Prima Squadra della Capitale è una grande famiglia, ma un direttore non può cambiare un Settore Giovanile se non ha collaborati ed allenatori importanti, oggi alla Lazio ci sono!».

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