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Felipe Anderson-United: intoppi sulla buonuscita rallentano la trattativa

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Ieri è andata in scena l’ennesima prova incolore di Felipe Anderson. Il brasiliano è lo specchio del declino biancoceleste: dopo le cose egregie messe in mostra nello scorso campionato, che hanno indotto la stampa italiana ed estera a parlare di ‘nuovo crack’, il numero 10 laziale sembra piombato in un vortice di negatività senza fine.

 

In più ad alimentare l’hype attorno al fantasista verdeoro c’è l’interessamento ormai noto del Manchester United: i Red Devils hanno a più riprese ammesso di seguire il giocatore, e forti di immense disponibilità economiche, potrebbero sferrare senza problemi l’attacco decisivo già in questa sessione di mercato.

 

A suggerire una sua possibile partenza in questa finestra di mercato, anche le parole di Igli Tare nel prepartita di ieri contro il Carpi: il ds ha ammesso che verranno valutate tutte le offerte per i calciatori in rosa. Se non è un segnale di apertura questo… Secondo quanto rivelato da Goal.com, tuttavia, la trattativa tra i due club sarebbe rallentata da un aspetto contrattuale della clausola rescissoria di Felipe Anderson: dei 35 milioni necessari a liberare il brasiliano, una non precisata percentuale, spetterebbe proprio allo stesso Anderson. Il problema è che la Lazio, almeno per il momento, non avrebbe alcuna intenzione di corrispondere la cifra al giocatore.

 

Potrebbero dunque esserci anche questo tipo di dissidi legati ad aspetti economici a motivare le prestazioni al limite dell’indolenza del brasiliano? Il dubbio c’è, ed è più che lecito. A questo punto vale la pena chiedersi quanto convenga trattenere un calciatore con la testa altrove, che il tecnico continua a schierare, precludendo così l’opportunità di giocare ad elementi immensamente più motivati. 

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