2013

A Reja il compito di rimotivare la squadra e darle un’identità

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Reja non ha ancora preso ufficialmente possesso della panchina laziale eppure sa già che lo aspetta un gran bel da fare: come riporta l’edizione romana de La Gazzetta dello Sport al goriziano spetterà registrare la retroguardia (26 gol incassati in 17 partite di campionato) e rimotivare gente come Hernanes e Klose, uomini simbolo di questa squadra. In più il tecnico non dovrà dimenticarsi dei giovani come Keita e Perea, e dovrà provare a tirar fuori il meglio soprattutto da Felipe Anderson.

STOP ALLA SCHIZOFRENIA TATTICA –  A Reja toccherà ridare un’identità all’intera squadra, disorientata dai continui cambi di modulo di Petkovic. Al tecnico di Lucinico spetterà trovare uun modulo base da utilizzare come punto di partenza e fonte di sicurezza. Con Reja è probabile che si torni al 4-2-3-1, suo modulo preferito nelle sue due stagioni e mezzo a Roma, e che garantisce alla squadra un maggiore equilibrio. Reja dovrà essere bravo a rivitalizzare anche l’attacco, e non è detto che non possa farlo lavorando su un atteggiamento tattico più accorto, spesso infatti la concretezza degli attaccanti, dipende anche dalla sicurezza difensiva della squadra.

 

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