2013

Un super Keita abbatte la Roma: “Il mio sogno è arrivare in prima squadra e vincere il più possibile”

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La Lazio vince il derby primavera a Trigoria battendo la Roma per 1 a 0 e si porta in vetta al girone C. A decidere il match è stato il giocatore più atteso, il predestinato indicato da Tare, il talento puro di Keita Balde Diao. Il numero 11 laziale è stato oltre che il match winner, lungamente il migliore in campo ed ha tenuto sulle spine la difesa giallorossa spesso da solo con le sue giocate.  Un gol meritato, ma anche fortemente voluto dopo quel lungo periodo di inattività per motivi burocratici che si è concluso con il tesseramento nello scorso gennaio. Non è il primo gol ai cugini giallorossi, ma nel torneo Wojtyla contro una Roma con molti giocatori sotto età, quella doppietta aveva un sapore non agonistico, quasi amichevole. Decidere una stracittadina, anche se a livello primaverile, in cui i tre punti contano veramente è il sogno di ogni giovane aquilotto. Ma il gioiello senegalese rimane con i piedi per terra: E’ stato un derby duro e tosto come sempre, sono contento per la vittoria e per aver aiutato la squadra. Sono un ragazzo come tutti gli altri e un attaccante normale, che cerca di fare il massimo per la squadra, poi se si segna anche meglio per tutti”. Parole di chi è già maturo, di chi guarda i suoi obiettivi e non si scompone neanche dopo una prestazione del genere. Le giovanili nel Barcellona lo hanno educato per bene, ma anche a Roma sta imparando tanto come confessa lui stesso: “Il Barcellona è la migliore squadra del mondo, soprattutto per quanto riguarda il settore giovanile. In otto anni ho imparato molto, ma venire qua è stata una grande soddisfazione, soprattutto perchè sto imparando una nuova cultura e molte altre cose nuove”. Il giornalista che intervista il giocatore a bordo campo, guarda il campioncino che viene preso in giro amichevolmente dai compagni che passano dietro rientrando negli spogliatoi e chiede al talento laziale il suo sogno. Lo sguardo di Keita d’improvviso torna serio e determinato, come quando durante la partita puntava e ubriacava la difesa giallorossa: “Il mio sogno è arrivare in prima squadra e vincere il più possibile”. La Lazio può essere felice e coccolarsi il suo talento, Petkovic lo aspetta e la Nord anche: pronta ad abbracciarlo per il suo esordio.

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