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Siviglia: «Anno di transizione, ma che nessuno lasci la nave ora. L’addio di Peruzzi…»

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L’ex difensore Sebastiano Siviglia è tornato a parlare di Lazio, sulle frequenze di Radiosei: ecco le sue parole

Sebastiano Siviglia, ex difensore della Lazio, è intervenuto sulle frequenze di Radiosei per commentare il momento della squadra di Sarri e i prossimi appuntamenti. Ecco le sue parole:

RUOLO PERUZZI – «A Terni ho svolto la stessa mansione di Angelo alla Lazio, è chiaro che tutto dipende dalle esigenze della società. Peruzzi dal punto di vista umano è una persona per bene, ha dato un grande contributo alla squadra. In linea di massima, conoscendolo, mi ha ispirato sempre grande fiducia ed è una figura difficile da sostituire».

SCORIE DERBY – «Riuscire a centrare l’Europa sarebbe il massimo. Per la Lazio questo è un anno di transizione, quando cambi tanto è difficile trovare il tuo assetto. Molto passa da partite come quella col Sassuolo, che sono apparentemente abbordabili ma nascondono molte insidie. Arrivare in Europa in una stagione del genere, non è affatto un risultato scontato. Non bisogna perdere motivazioni e concentrazione, devono essere prerogative per questo finale di stagione. Da atleta, devono dare tutto. La performance deve essere al massimo, poi a volte nel calcio gli episodi possono essere sfavorevoli, ma il professionista da sempre il massimo, in ogni contesto».

LAZIO SASSUOLO – «Può venir fuori una partita aperta, il fatto che i neroverdi giochino sempre a viso aperto, può favorire la Lazio. I biancocelesti devono ritrovare la spensieratezza, la leggerezza. La squadra di Dionisi ha una classifica e una mentalità che la fa scendere sempre in campo molto fluida ed ha qualità importanti, che la rendono pericolosa per chiunque. L’ha dimostrato in questa stagione, vincendo anche su campi difficili, contro varie big. Nel derby non c’è stata nessuna reazione emotiva allo svantaggio, purtroppo ci sono dei momenti in cui deve venir fuori il carattere, nella stracittadina la Lazio ha perso soprattutto per questo motivo. Senza cattiveria agonistica, è difficile vincere partite del genere».

CONTINUITÀ – «Nella Lazio non mi è piaciuta la mancanza di continuità. Ci sono state grandi prestazioni a fronte di altre di basso livello. Credo che molto sia dovuto al cambio di guida tecnica e, in generale, alla nuova filosofia. Mi auguro che anche chi è sul piede di partenza abbia la mentalità giusta. Bisogna dare tutto per questa maglia fino all’ultimo secondo, per la squadra, ma anche per se stessi. Non bisogna abbandonare la nave».

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