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Parla Di Canio: «Dopo quell’episodio tutti mi dissero di tornare a Roma…»

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Al Circolo Canottieri Roma viene presentato il libro “Premier League” di Nicola Roggero. Per l’occasione è intervenuto Paolo Di Canio

Grande conoscitore del calcio d’oltremanica, non poteva mancare alla prima uscita del libro dell’amico Nicola Roggero, Paolo Di Canio.

Sul palco del Circolo Canottieri Roma, è così intervenuto raccontando due episodi di quando ha militato nel campionato inglese: la spinta all’arbitro Paul Alcock e il famoso gesto di FairPlay in Everton-West Ham.

SPINTA ALL’ARBITRO: «Fu un errore, ora vi spiego perché. Patrick Vieira, che aveva giocato con me al Milan per 6 mesi, stava all’Arsenal e aveva appena avuto un contrasto con un mio compagno: io mi metto in mezzo per dividere. Poi mi arrivò una gomitata, io reagii e alla fine l’arbitro mi buttò fuori. Appena rientrato negli spogliatoi, tutti mi dicevano “Go back to Rome” (“Torna a Roma”). In tutto ciò venni a sapere che Nicola Roggero faceva la telecronaca e mi diede molto fastidio la spocchia con cui descrisse l’episodio. Ho pensato che l’avrei lasciato per terra appena lo vedevo, ma poi siamo diventati grandi amici».

GESTO FAIR PLAY: «Tutti quanti in quel momento mi acclamavano. C’erano tutte queste maglie blu che si congratulavano con me, è stato incredibile. Poi però a partita finita, arrivo per ultimo nello spogliatoio perché i giocatori dell’Everton mi avevanno fermato: entro ed erano tutti in silenzio. Mi guardavano tutti storto, mi scansavano, nessuno voleva parlarmi. Sono andato in doccia con la schiena parata, ma a un certo punto mi arriva un sacchetto di ghiaccio da Stuart Pearce (detto Psycho ndr) sulla guancia. Inizialmente gli ho chiesto se fosse pazzo, dopo qualche secondo ho realizzato che stesse facendo sul serio ed è scoppiato un casino. Una rissa come ai vecchi tempi».

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