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Paola Turci: «Lazio, tu fatti bella per me!»

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Sulle note dei propri brani, Paola Turci ha spiegato in un’intervista la sua passione per la Lazio

E volo così, a braccia aperte tra le nuvole
Volo così, nell’aria tersa senza limiti
Volo nell’anima di queste notti tenere
Volo così perché è così che devo vivere
Volo nel cuore di chi ha voglia di sbagliare
Volo nel sole perché ho voglia di bruciare
Volo così, volo così…

Sembra un inno fatto apposta per la Lazio di Simone Inzaghi, stasera impegnata nella semifinale di ritorno in Coppa Italia contro la Roma. E «Volo così», come Paola Turci che, sfruttando l’onda di una vitalità ritrovata, si è rilanciata col successo sanremese «Fatti bella per te». La cantante di dichiarata fede biancoceleste è adesso pronta a vivere il derby, a riguardo si è concessa ad un’intervista per i microfoni di Sky Sport:

Paola, i tifosi torneranno finalmente a riempire l’Olimpico. Via quelle barriere.
«Era ora! Andare allo stadio è la cosa più bella del mondo, come ad un concerto: saltare, cantare… Che tristezza vederlo semivuoto. Come farei io, senza i miei fan? Credo sia la stessa sensazione che provino i giocatori, hanno bisogno di essere incoraggiati».

Soprattutto la Roma… Dovrà rimontare lo 0-2 dell’andata.  
«E già, ma che ci provino pure… Spero che la Lazio mantenga questa energia e ci regali una doppietta storica».

La Turci va allo stadio?
«Non molto ultimamente, quando posso. Ma vivere a Testaccio per me è un derby tutti i giorni: sa, è un quartiere colorato di giallorosso… e mi piace scherzare con i romanisti: è esilarante sfotterci reciprocamente, ma sempre con rispetto».

Qualche giorno fa è uscito il suo ultimo lavoro, “Il Secondo cuore”. In quale dei due conserva la sua Lazio?
«Nel primo! La passione per il calcio ha a che fare con la mia infanzia, mio nonno era un laziale sfegatato e la domenica ci faceva ascoltare la partita alla radio, ricordo ancora a memoria la formazione dello scudetto del 1974. Allora: Pulici, Petrelli… (possiamo confermare ndr). Nell’altro cuore c’è l’arte, la creatività. Che cerco di esprimere attraverso la musica».

La Lazio è una squadra capace di volare altissimo (come un’aquila), ma anche di picchiate vertiginose, cadute dolorose.
«Io sono una persona fedele, la fedeltà è un valore che mi appartiene profondamente. E sono grata alla gente che non ti abbandona nei momenti di difficoltà, essere laziali significa anche questo. Molti amici mi chiedevano di diventare romanista quando la Lazio era in Serie B e, ovviamente, mi facevo una gran risata. Per me è bello trovare persone che mi hanno seguita anche quando facevo soltanto dischi, piccoli concerti, senza la vetrina della televisione e dei grandi palchi. E sono legata a loro, che ci sono sempre stati».

Com’è una donna laziale?
«È una cosa strana da raccontare. Quando dico che sono della Lazio mi prendono per una mezza marziana. Una come me, poi, che tutto penseresti tranne che tifosa di una squadra di calcio… E da romana di Testaccio pure laziale! Ma è una sensazione fighissima».

Non solo Coppa Italia. La Lazio è in corsa per la Champions e contro il Napoli il 9 aprile sarà una sfida decisiva per la corsa al terzo posto.
«Devo ammettere di avere una certa simpatia per il Napoli. E poi Immobile è napoletano, no? Le confesso che domenica scorsa ho tifato parecchio per loro contro la Juve (risata ndr). No, scherzo, intanto pensiamo a vincere il derby, se no chi li sente i miei amici romanisti…».

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