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Open Day Università Europea di Roma, presente Lotito: “A Konko ho proposto il rinnovo ed è risuscitato! Barriere in Curva? Decisioni da rispettare”

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Questo pomeriggio in occasione dell’Open Day dell’Università Europea di Roma, il presidente Claudio Lotito, in qualità anche di consigliere FIGC, ha tenuto una Lectio Magistralis intorno al tema della continuità tra la formazione universitaria e l’ingresso nella dimensione del lavoro. Si è parlato anche dei “bilanci virtuosi della Lazio”: “Le mie iniziative per il calcio ora sono un esempio per il sistema, queste consentiranno di essere fra i più trasparenti del mondo. Il pallone deve essere rappresentato da persone al di sopra di ogni sospetto, e noi dobbiamo educare il tifoso al raggiunto dell’obiettivo per merito. Come nello studio, i parametri del calcio sono gli stessi. Vince chi merita. Il bliz della Gurdia di Finanza? Il Blitz della procura di Napoli sono solo cose legate all’interpretazione del procuratore. Sono stato e vengo ancora oggi osteggiato perché ho fissato paletti con diritti e doveri nel mondo del calcio”.

ERA CRAGNOTTI – “La Lazio aveva 150 milioni di debiti verso il fisco – continua Lotito -. Oggi se un cittadino non paga 5 mila euro di tasse viene subito fermato”. Poi si parla anche dell’era Cragnotti: “I tifosi hanno avuto un forte peso interlocutorio con le società in passato. Erano intesi come appassionati deformati, facevano pressioni su chi doveva essere ceduto e acquistato. I club erano tenute in scacco da loro. Ad esempio la Lazio per anni ha avuto il sostegno dei propri tifosi con sottoscrizione di capitali – riporta Lalaziosiamonoi – Famiglie che si sono rovinate producendo anche un’inversione di ruoli. Oggi i giocatori non possono andare sotto la Curva pena una multa di 40mila euro”. Si passa alle barriere in Curva: “Su questo tema è stata fatta molta strumentalizzazione. La Curva dall’Olimpico è molto numerosa rispetto a quella delle altre città e merita una gestione diversa. Sono state fatte delle scelte legate esclusivamente alla tutela della sicurezza. Quello è luogo di tutti quelli che vogliono accedere e non è patrimonio esclusivo di nessuno. Se noi come società ci fossimo opposti il Prefetto avrebbe decretato la chiusura dello stadio. Per questa scelta sono obbligato a prenderne atto proprio perché ci sono stati dei comportamenti che sono stati sottoposti ad autorità giudiziaria. Sono decisioni che magari non si possono magari condividere ma che bisogna rispettare”.

STADI DI PROPRIETA’ – “Gli stadi hanno tre elementi di criticità: patrimoniale, economico e di sicurezza. Dovrebbe essere realizzato in periferia così come nacque l’Olimpico che all’epoca era in una zona decentrata per motivi di traffico e di sicurezza ovviamente. Sarebbe bello vivere in un villaggio sportivo 365 giorni l’anno. Lo stadio non sarebbe più un teatro di conquista ma un qualcosa che lo stesso tifoso vorrebbe tutelare. Con la crisi economica le squadre stanno collassando perché non c’è stata in passato una gestione virtuosa e sana per autofinanziarsi. Noi dobbiamo fare in modo che questo invece avvenga. Il singolo stadio non ti fa fare il grande salto di qualità. Il salto lo fai con l’opportunità immobiliare annessa allo stadio”.

‘TATTICA RINNOVI’… – Un giocatore in scadenza dà il tutto per tutto? “Ho proposto a Konko (contratto in scadenza a giugno, ndr) un rinnovo anno per anno. Adesso è risuscitato tutto insieme!”. 

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