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Mondiale 2026: la posizione dei sindacati americani verso la FIFA

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Il principale sindacato americano pressa la FIFA: lo scopo è tutelare i diritti dei lavoratori coinvolti nel Mondiale in programma tra 4 anni

L’AFL-CIO, la principale sigla sindacale americana sta facendo pressione alla FIFA perchè i diritti dei lavoratori coinvolti nel mondiale del 2026 nordamericano vengano tutelati e garantiti. Ennesima polemica che investe la FIFA per quanto riguarda l’organizzazione di un mondiale a pochi mesi dalla coppa del mondo in Qatar a novembre del 2022.

LE PAROLE DEL SINDACATO – «Senza queste garanzie la FIFA di fatto ammette di essere dalla parte del profitto alle spalle dei lavoratori, di chi non garantisce le condizioni lavorative di sicurezza, della discriminazione razziale e di non avere interesse nel ridistribuire i ricavi sul territorio, come spesso succede dopo i grandi eventi sportivi».

La FIFA ha risposto al sindacato, respingendo le accuse di non tutelare i diritti dei lavorati. «Si tratta di una risposta molto superficiale – commenta Cathy Feingold, leader della sigla sindacale – e al momento non vediamo da parte della FIFA la volontà di sedersi al tavolo con noi».

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