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Lazio, il pagellone del 2020: dal sogno scudetto al crollo post lockdown fino al girone di Champions

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L’analisi dell’anno solare 2020 della Lazio: dalla cavalcata scudetto al girone di Champions League, passando per il crollo post lock-down

Il sogno scudetto e il crollo post lock-down, il quarto posto definitivo e la Scarpa d’Oro di Ciro Immobile. Poi un mercato non scintillante, qualche passo falso inatteso in Serie A e un girone di Champions League da protagonisti imbattuti. E’ un anno solare 2020, tutto sommato, da incorniciare per la Lazio del presidente Claudio Lotito. Lo stop dello scorso campionato per l’emergenza sanitaria combaciò con l’interruzione della cavalcata al tricolore, ma alla ripresa del torneo, tra l’assenza del pubblico allo stadio e l’introduzione delle cinque sostituzioni, la squadra di Simone Inzaghi si guadagnò lo stesso l’accesso all’Europa che conta.

Un “magra” consolazione se paragonata alla possibilità di vincere il titolo. Un risultato storico considerando che l’ultima apparizione della Lazio in Champions risale a 13 anni a fa. Non solo: il cammino nel gruppo F con Borussia Dortmund, Bruges e Zenit ha permesso poi ai biancocelesti di approdare agli ottavi della massima competizione continentale. Non succedeva dal 2000, anno in cui la Lazio vinse il secondo scudetto e nel parco attaccanti c’era proprio Simone Inzaghi. Al netto delle suggestioni e delle ambizioni cresciute partita dopo partita, la Lazio ha raggiunto tutti gli obiettivi prefissati, e anche i singoli ne hanno giovato. Chiedere a Ciro Immobile: capocannoniere dell’ultima edizione del torneo, eguagliando il record di reti di Higuain in un solo campionato, e vincitore della Scarpa d’Oro, battendo Lewandowski.

Le sconfitte in Serie A contro Sampdoria, Udinese, Hellas Verona e il pareggio con il Benevento hanno lasciato l’amaro in bocca dalle parti di Formello. Le battute d’arresto sono arrivate spesso a distanza ravvicinate dalle partite di coppa. Questione di abitudine e concentrazione per il doppio impegno? Solo il tempo potrà dirlo. Intanto, nonostante i punti persi contro avversari abbordabili, la Lazio è ottava in classifica, ma ad appena cinque punti dal quarto posto, anche che anche quest’anno è l’obiettivo stagionale. I presupposti per fare bene ci sono tutti, anche nell’anno che verrà.

Valerio Cassetta

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