2015

Lazio, ora tocca ai bomber: dove sono finiti i gol di Djordjevic e Klose?

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Le tracce si sono perse a novembre, il 3 e il 9 novembre per la precisione. Le tracce dei bomber veri, di Klose e Djordjevic, sotto porta (in A) si sono perse dopo Lazio-Cagliari (4-2, doppietta di Miro) ed Empoli-Lazio (2-1, gol di Djordjevic). Sono passati quasi due mesi, non hanno più fatto centro. Pioli s’è arrovellato e incartato per decidere su chi puntare, per non scontentare questo o quello. Il risultato? Klose l’ha attaccato, Djordjevic è stato zitto, ma avrà sbuffato. Il dubbio continua ad esistere anche se oggi è di nuovo in vantaggio Djordjevic: è più in forma di Miro, al serbo fa male non giocare, ha perso continuità, quando l’ha avuta non ha mai fallito, ha segnato a raffica (ultimo gol al Varese in Coppa Italia il 2 dicembre). Djordjevic è più utile per il gioco di Pioli (per quanto i centravanti siano penalizzati dai movimenti degli esterni offensivi).

La chiamata. Bomber, ci siete? E’ bene che rispondano, uno o l’altro. Come riporta Il Corriere dello Sport, la Lazio ha bisogno dei gol dei goleador di ruolo, non può sempre inventarli in altro modo. I gol aggiuntivi sono una manna dal cielo (nonostante tutto la Lazio, con Napoli e Roma, ha il secondo miglior attacco, 28 reti), la speranza è che continuino ad arrivare, ma chi di competenza non può perdersi. Viviano, il portiere della Samp, tra i suoi colleghi ha la percentuale più alta di parate in questa stagione (85,7%), non sarà semplice bucarlo.

Non è un caso: tutte le ultime sette reti laziali sono arrivate da centrocampisti o cursori d’attacco (la Lazio è la squadra più prolifica in quanto a reti siglate dai centrocampisti, sono 18). Solo uno degli ultimi sette gol (quello di Lulic all’Atalanta) non ha visto la partecipazione attiva di Mauri e Felipe Anderson ed è un motivo in più per credere che toccherà di nuovo a loro stasera. Hanno segnato tre reti a testa nelle ultime tre partite e Felipe s’è concesso il lusso di fornire un paio di assist. Felipe Anderson e Mauri hanno i piedini caldi, si sono rivelati decisivi nel momento in cui gli attaccanti purosangue hanno avuto problemi, hanno regalato le vittorie contro Parma e Atalanta e per poco non s’è vinto contro l’Inter. Felipe Anderson (quattro reti nelle ultime quattro partite considerando la Coppa Italia) s’è esibito fuori casa in campionato (tre reti). Mauri è a quota sei gol totali (cinque li ha realizzati all’Olimpico), è ad una marcatura di distanza dal record personale in A (2003/04 col Brescia). Neppure questo è un caso: nessun centrocampista (in A) ha effettuato più tiri in porta di Candreva (18). Hanno iniziato a segnare gli attaccanti, poi si sono spenti. Hanno segnato i centrocampisti, all’appello mancano solo i difensori: la Lazio è l’unica squadra che non ha ancora centrato il bersaglio con loro.

Un po’ di numeri a raffica: Pioli non ha mai battuto la Sampdoria in A (quattro pareggi e due sconfitte). Il bilancio è sfavorevole anche per l’ex Mihajlovic contro la Lazio (sette precedenti, cinque sconfitte, una vittoria, un pareggio). Sinisa, però, ha vinto i due match di A disputati contro Pioli (due 1-0 nella stagione 2010/11, il serbo occupava la panchina della Fiorentina, Pioli guidava il Chievo). La Lazio ha un bilancio favorevole (in casa) contro la Sampdoria: 35 vittorie biancocelesti, otto vittorie dei blucerchiati (13 pareggi). La Lazio è imbattuta all’Olimpico nelle ultime otto sfide vissute contro i blucerchiati (sette vittorie e un pareggio), nelle ultime tre gare ha vinto senza subire gol. In questo parziale, dal 2006 ad oggi, la Lazio ha subito solo due gol all’Olimpico con i blucerchiati.

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