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Inzaghi: «Siamo andati in difficoltà nel secondo tempo, ma oggi si è vista una buona Lazio»

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Vince con tanti brividi e molta sofferenza la Lazio che sale a 10 punti in quarta posizione. Al termine del match Simone Inzaghi analizza la prova della sua squadra ai microfoni di Mediaset Premium: «Biglia si sentiva sicuro, aveva fatto la rifinitura poi c è stato un nuovo problema, ci dispiace perché lo perderemo per un po’ di tempo. Anche oggi avevamo molte assenze, abbiamo lottato molto, poi nel secondo l’Empoli ci ha messo in difficoltà ma siamo stati bravi a soffrire tutti insieme
Sul modulo: «Io penso che i miei giocatori possano integrarsi bene in questo sistema di gioco, abbiamo fatto ottime gare come con Juve e Milan. Oggi credo che si sia vista una buona Lazio e abbiamo ancora molti margini di crescita. Keita? Ha dimostrato di sta bene, sta lavorando bene e si sta avvicinando sempre di più alla condizione migliore
Sul calo fisico nel secondo tempo: «L’Empoli fa un gran possesso palla, probabilmente il migliore della Serie A e noi non riuscivamo a salire con la difesa. Dovevamo alzarci più con il baricentro, ma non ci riuscivamo
Infine sul quarto posto in classifica: «Col calendario che avevamo era difficile fare 10 punti, le scelte vanno accettate purtroppo non possono giocare tutti. Sono soddisfatto del gruppo, di Milan e Juventus le altre le abbiamo fatte nel migliore dei modi e siamo riusciti a vincere. Sappiamo che sarà un campionato lungo e difficile, ma stiamo lavorando bene e in futuro le cose andranno sempre meglio

Il tecnico biancoceleste ha poi commentato anche ai microfoni di Sky Sport: «Ottimo primo tempo, con vantaggio meritato e purtroppo non ampliato. Loro si sono resi pericolosi soltanto con un colpo di testa. Nel secondo non riuscivamo ad alzarci, l’Empoli ha avuto un buon possesso palla, non avremmo dovuto abbassarci così tanto. Serviva la vittoria oggi, sono soddisfatto dei dieci punti in classifica. Dobbiamo rivedere alcune cose, ma a volte le cose vanno viste umilmente e capire chi avevamo davanti.»
Keita e Felipe per la prima volta insieme: «È una vittoria per Keita aver risolto questa situazione. Abbiamo bisogno di lui, sta lavorando bene ma non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. Non avrei voluto toglierlo ma il suo minutaggio è questo. Sono contento di allenarlo. La squadra sta acquisendo certezze, Felipe è abituato a essere più offensivo ma può fare anche questo ruolo. Preferisce partire da più lontano, avrebbe magari potuto fare un gol o un assist. Dobbiamo migliorare. Attaccanti egoisti? Avete visto bene, abbiamo quel difetto noi attaccanti (ride, ndr). Sono allenatore e ho il compito di dirgli di giocare di più tra di loro, ma comunque sono soddisfatto perché la squadra mi segue e cresce

Infine l’allenatore piacentino si concede alle domande dei giornalisti presenti in conferenza stampa: «Abbiamo disputato un ottimo primo tempo, abbiamo concesso solo un colpo di testa a Gilardino, avremmo dovuto fare subito il raddoppio. La nostra colpa è star quella di abbassarci troppo lasciando tropo possesso all’Empoli, è una squadra che ha il palleggio nel suo DNA, è normale concedergli spazio, non abbiamo fatto un bel secondo tempo ma ci godiamo i 10 punti dopo 6 partite, calcolando anche partite come quella di Juve e Milan dove non meritavamo di perdere. Unico neo gli infortuni che ci porteranno via alcuni giocatori per un po’ di tempo. Biglia non sta bene, ieri abbiamo parlato e oggi voleva esserci, dispiace perché è una pecca per noi. Disorganizzazione? Potevamo fare meglio nel secondo tempo ma meritavamo un doppio vantaggio al primo tempo. Non dobbiamo cullarci ma dobbiamo fare meglio sempre. Contro l’Udinese forse recupereremo Marchetti non credo altri giocatori.
Su Felipe Anderson: «Si è sacrificato molto per la squadra ma ha le caratteristiche per poterlo fare bene, penso che si debba migliorare e penso che possa compiere quel stato di qualità che ancora non ha fatto, sono molto soddisfatto di lui. Nessun problema per Djordjevic, Keita ha meritato di entrare dall’inizio, ci aiuterà a aumentare le nostre prestazioni. Immobile aveva ancora energie da spendere per questo ho sostituito Keita. Egoismo? Lo ero anche io da attaccante

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