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ESCLUSIVA – Paoli (Tuttonazionali.com): «Milinkovic con la giusta offerta può partire». E sul VAR…

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ESCLUSIVA LN24 – La nostra redazione ha contattato in esclusiva Alessandro Paoli, giornalista di Tuttonazionali.com, per parlare della situazione in casa Lazio

I biancocelesti dovrebbero recriminare alcuni punti per questa classifica, essendone stati privati. La nuova tecnologia del VAR, utilizzata in modo errato dagli arbitri, ha fatto si che alcuni episodi andassero a sfavore dei biancocelesti. Per parlare di tutto questo e di mercato, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Lazionews24.com Alessandro Paoli, giornalista di Tuttonazionali.com ed opinionista presso Sportitalia. Ecco le sue parole.

Lazio-Torino 1-3, match ovviamente condizionato dalla sbagliata lettura delle immagini del VAR da parte di Giacomelli; Atalanta-Lazio 3-3, partita che ha dimostrato ancora una volta la rabbia e la determinazione di questa squadra, dotata di carattere da vendere…

«Il VAR, così come l’AVAR, sono due arbitri davanti ad un monitor che, in teoria, dovrebbero evitare alla quaterna arbitrale in campo di commettere clamorosi errori ma, da quanto stiamo vedendo, non sta andando proprio così. La mia sensazione, purtroppo, è che la presenza del VAR abbia involontariamente scrollato di dosso all’arbitro il peso di determinate decisioni in situazioni critiche della partita, cosa che faceva la differenza tra un direttore di gara bravo ed uno meno bravo. Gli arbitri hanno paura di sbagliare perché temono le critiche successive all’errore quindi, nel dubbio, sapendo che c’è il VAR lasciano correre su alcuni episodi convinti che qualora non avessero visto qualcosa gli verrà prontamente segnalata. A mio avviso, questa tendenza è la causa dei numerosi errori provocati dagli arbitri nonostante il VAR poiché, ricordiamolo, non tutti gli episodi in campo sono suscettibili all’utilizzo dei video assistenti arbitrali. Per quanto riguarda la Lazio, al di là degli episodi a sfavore, è una squadra che sta facendo bene soprattutto in considerazione dell’organico che ha a disposizione Simone Inzaghi».

Luis Alberto, secondo le voci di mercato, avrebbe attirato le attenzioni del Barcellona; lo spagnolo è un’altra scommessa vinta da Tare ed Inzaghi…

«Luis Alberto è sicuramente una scommessa vinta. Tare è stato bravo a portarlo alla Lazio e Simone Inzaghi è stato altrettanto bravo a trovargli la giusta collocazione in campo consentendogli di esprimere al meglio le sue qualità. Secondo me, non è ancora pronto per il Barcellona, club con il quale ha vissuto una parentesi nella seconda squadra (Barcellona B, ndr) nella stagione 2012/2013 in prestito dal Siviglia, ma non mi stupirei di vederlo in un top team europeo nelle prossime stagioni».

Milinković-Savić è il principale uomo-mercato della Lazio; lo stesso serbo ha dichiarato di voler vincere a Roma, ma la società riuscirà a trattenerlo dalle probabili avances che quest’estate tempesteranno il giocatore ed il suo entourage ?

«Milinković-Savić è un talento e, come tale, credo sia naturale che abbia addosso gli occhi dei maggiori club europei. A Roma, per il momento, ha vinto una Supercoppa Italiana, quindi, qualora dovesse lasciare la Capitale, non lo farebbe senza non aver vinto nulla. Inoltre, se l’offerta di 170.000.000€ del Paris Saint-Germain dovesse rivelarsi vera, credo che Lazio farebbe non bene, ma benissimo, a cedere il calciatore reinvestendo parte dei profitti per completare la propria rosa».

Bastos alterna prestazioni di livello ad altre decisamente insufficienti; Cáceres potrebbe essere il rinforzo ideale per la difesa, considerando il suo ottimo stato di forma ?

«Martín Cáceres sarebbe certamente un ottimo rinforzo per la Lazio. Parliamo di un calciatore di esperienza internazionale che può ricoprire diversi ruoli nello scacchiere tattico di Inzaghi: difensore centrale destro, difensore laterale destro e centrocampista di fascia destra. L’unica cosa che mi preoccupa un po’ di lui, ricordando alcuni episodi di cronaca letti sui giornali, è il suo “fuori dal campo” mentre come calciatore non si discute la sua utilità alla causa biancoceleste», conclude Paoli.

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