2013

Campionato Primavera, Lazio-Juve Stabia 5-1: Keita e Antic in grande spolvero

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FORMELLO – Vince la Lazio! Dopo due turni in cui i ragazzi di Bollini avevano lasciato punti per strada, pareggiando contro Palermo e Ternana, i biancocelesti straripano in casa, travolgendo la Juve Stabia con un rotondo 5-1. Allo stadio Mirko Fersini, le giovani aquile strapazzano i campani sotto gli occhi del presidente Claudio Lotito e del direttore sportivo Igli Tare, riprendendo la marcia abbandonata qualche settimana fa, continuando la corsa verso la vetta.

PRIMO TEMPO – E’ la Lazio che tocca il primo pallone, attaccando da sinistra a destra in tenuta completamente nera, con banda celeste sul petto. Dalla parte opposta, risponde la Juve Stabia che ha abbandonato il classico giallonero, in favore del bianco. I primi minuti sono caratterizzati da un sostanziale equilibrio, con i biancocelesti che provano a condurre il match in attesa del varco giusto. Il primo brivido arriva all’8’: Keita salta un uomo e si invola sull’out mancino dell’area di rigore, ma in posizione defilata non riesce a concludere a dovere, poggiando al lato. E i biancocelesti si ripetono un paio di minuti dopo con una conclusione di Milos Antic, che dal limite prova il destro, respinto poi dall’estremo campano, Capuano. Ma è Cataldi all’11’ che va vicino al gol del vantaggio, dimostrando il predominio biancoceleste: Falasca serve Keita che salta un uomo e prova il destro, la sfera carambola sui piedi di Cataldi che cerca l’angolo basso alla sinistra del numero 1 ospite, ancora decisivo nel mettere in angolo. Il vantaggio biancoceleste arriva, finalmente, al 20’: il solito Keita viene atterrato in area di rigore, l’arbitro concede il penalty e – dopo due errori consecutivi dagli undici metri – Falasca trasforma, portando i suoi sul risultato di 1-0. Scossa dalla rete laziale, la Juve Stabia alza la testa e prova a riacciuffare il pari con una botta dal limite di Volpe, intercettata in maniera dubbia da Vilkaitis, con l’arbitro che fa proseguire il gioco. Ma nonostante i campani provino a mettere in difficoltà la retroguardia romana, la Lazio, con un Keita in splendida forma e tra i migliori in campo, continua a creare occasioni pericolose, sfruttando la velocità nelle ripartenze dei propri avanti. E il contropiede giusto arriva al 33’, quando Crecco ruba palla sulla mediana e trova il varco giusto nel quale si infila l’accorrente Mamadou, che raddoppia grazie alla complicità del portiere della Juve Stabia, colpevole di essersi fatto infilare troppo facilmente sul suo palo. Man mano che il cronometro scorre, la pioggia si fa sempre più battente, deteriorando – e non poco – il terreno di gioco, influendo anche sulla qualità della gara. Dopo un finale in cui il diluvio ha recitato un ruolo da protagonista, il direttore di gara decreta la fine della prima frazione, mandando tutti negli spogliatoi.

SECONDO TEMPO – Comincia la ripresa con la compagine biancoceleste che opera subito un cambio: mister Bollini richiama in panchina Serpieri in favore di Ilari, che nel secondo tempo farà coppia con Vilkaitis al centro della difesa. La Juve Stabia prova subito a far gioco ma è la Lazio a sfiorare il terzo gol con l’onnipresente Keita, che al 51’, salta mezza difesa e il portiere, ma si sbilancia e manda al lato. Gol che arrivano pochi minuti dopo, prima con Crecco, al 54’, e poi con Antic, al 55’, che da fuori area infilano un colpevole Capuano, regalando il terzo e il quarto gol biancoceleste e fissando il risultato sul 4-0. È tutta in discesa ora per i biancocelesti che stanno dominando in lungo e in largo il match, mettendo continuamente in difficoltà i campani. Col passare dei minuti la formazione di Castellammare tenta il tutto per tutto alla ricerca del gol della bandiera. Rete che arriva al 65’, quando l’arbitro decreta un penalty sugli sviluppi di un calcio d’angolo, poi realizzato dal capitano ospite Sorriso. E c’è il tempo anche per “riabilitare” Capuano, estremo avversario, colpevole in almeno due dei quattro gol biancocelesti. Al 68’, Keita si invola sull’out mancino e pesca Falasca tutto solo sul dischetto di rigore, ma il numero 6 si fa neutralizzare un tiro a botta sicura dal portiere della Juve Stabia. E’ nel momento migliore dei campani che arriva il quinto gol biancoazzurro, al 76’, con Bilali: Antic prova la botta dal limite e sulla respinta di Capuano, il giovane difensore si fa trovare pronto e ribatte in rete.Dopo la realizzazione di Bilali, il match si avvia lentamente verso la conclusione, con le due formazioni spente e stancate dal campo pesante, che si limitano ad uno sterile possesso palla. Dopo 90’, il direttore di gara Ivan Magnani decreta la fine di un incontro totalmente a favore della Lazio, che non ha mai dato l’impressione di subire l’avversario, vincendo con un netto e rotondo 5-1, dopo due pareggi consecutivi.

Fonte: Lalaziosiamonoi

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