2013

ESCLUSIVA – Ballotta sul momento della Lazio: “Alla squadra serve una scossa. Per il futuro ci vogliono idee chiare”

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Marco Ballotta, portiere della Lazio dal 1997 al 2000 e dal 2005 al 2008, ci rilasciato in esclusiva alcune dichiarazioni sull’incerto momento della squadra biancoceleste. Secondo Ballotta, che con questa maglia ha ottenuto i record come giocatore più longevo sia in campionato (44 anni) che in Champions League (43), “E’ un anno particolare, si aspetta un cambio di passo e c’è il tempo per un cambio di mentalità. I giocatori ci sono, però non c’è la convinzione dell’anno scorso. Ad esempio l’attacco non può pesare tutto su Klose; tra squadra e allenatore non c’è feeling e serve assolutamente una scossa per superare i problemi“.

Si parla ormai da tempo di cambio in panchina, ma è ancora un rebus con chi e quando. Secondo lei quale sarebbe la miglior soluzione?

Penso che se c’è l’intento di cambiare, la miglior cosa è cambiare subito. Proprio per dare una svolta alla stagione, altrimenti le cose possono peggiorare e gli stimoli verrebbero ancora meno“.

Per la panchina si sono fatti diversi nomi, come vede l’eventuale ritorno di Reja?

Innanzitutto bisogna vedere se si sceglie un allenatore per qualche mese o l’allenatore del futuro. Tutto dipende dalla società: non è facile fare certe scelte ma ci vogliono idee chiare per il futuro. Ad ogni modo, il nome di Reja può andar bene, visto che conosce già l’ambiente biancoceleste, ma si dovrebbero gettare le basi anche per un progetto futuro“.

Parlando di portieri, Marchetti è pronto a prendere il posto di Buffon in Nazionale?

Allora, Buffon è sempre Buffon, e il posto da titolare in Nazionale credo che sarà suo ancora per un pò; ovviamente dipende dalla voglia e dai livelli che manterrà. Al contempo, ritengo che Marchetti sia il predestinato a succedere a Buffon come portiere della Nazionale“.

Tornando alla squadra biancoceleste, quali obiettivi vede nella stagione attuale?

Ci si deve muovere, l’eventuale obiettivo di una salvezza tranquilla sarebbe molto pericoloso; bisogna avere altri obiettivi, altrimenti non si riesce a dare il cento per cento. La squadra ha le carte in regola per cambiare rotta, e lo deve fare in fretta“.

Per quanto riguarda lei, che ha passato una vita nel mondo del calcio, ha qualche ambizione futura in questo ambiente?

L’ambizione c’è sempre. Il mondo del calcio non è un ambiente facile, e io penso di poter sempre dire la mia“.

 

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