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Baiano: «Lazio micidiale in attacco. Correa? Gli manca un po’ di cattiveria»

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Ciccio Baiano, ex attaccante della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di Radiosei per parlare del prossimo match della Lazio

Mancano solo tre giorni alla sfida di campionato tra FiorentinaLazio allo stadio Artemio Franchi. Ai microfoni di Radiosei ha voluto parlare di questo match anche l’ex attaccante viola Ciccio Baiano. Ecco le sue dichiarazioni.

SUL POSSIBILE ARRIVO ALLA LAZIO – «In passato sono stato vicino alla Lazio. Era l’anno dopo l’arrivo di Signori, che arrivò Rambaudi e Zeman voleva riformare il trio. Io però ero sotto contratto con la Fiorentina e l’operazione non si fece».

SU FIORENTINA LAZIO – «La gara di sabato sarà un partita complicata per entrambe, che hanno bisogno di punti. La Fiorentina per guardarsi alle spalle e non trovarsi nella zona pericolosa e la Lazio per non perdere punti e per continuare la corsa Champions. Sarà una partita difficile, perché la Fiorentina è in difficoltà ma ha molta fiducia e perché la Lazio è tornata ad essere la squadra che ammiravamo lo scorso anno. Sulla carta è favorita la Lazio, basta guardare la classifica. In una partita secca, però, può succedere di tutto».

SU CORREA – «L’attacco della Lazio è straordinario. Correa è un giocatore che si accende e si spegne nella stessa partita, ma è uno che fa la differenza. Se trovasse un po’ di continuità potrebbe essere veramente un top player. Comunque, ritengo che per le sue qualità sia veramente un giocatore importante. Con l’esperienza può migliorare, ma come diciamo a Napoli la cazzimma o ce l’hai o non ce l’hai. Lui, però, è uno dei classici giocatore per cui dici che se non fa almeno 15 gol a campionato è un fallimento. Io credo che Correa possa fare la differenza e se non la fa non è un problema della squadra, ma un suo problema di cattiveria ».

SUL CONFRONTO CON IMMOBILE – «Immobile vive per il gol e un attaccante deve fare gol. Per fare gol, però, devi avere determinate caratteristiche. Correa ha tutto, ma gli manca la fame di gol. Lui non ha quell’istinto killer che hanno i veri attaccanti come Immobile. Ciro vive per il gol, ma sa quando essere altruista e quando essere egoista e ha trovato un equilibrio».

SULLA GARA – «Deve preoccuparsi più la difesa della Fiorentina rispetto a quella della Lazio. Infatti, devono preoccuparsi non solo di Correa e Immobile, ma anche di quelli che stanno fuori. Caicedo è una sentenza tutte le volte che viene chiamato in causa, perché dà sempre il suo contributo. Muriqi ha avuto difficoltà e al suo primo anno in Italia deve ancora ambientarsi, ma anche lui è un giocatore molto pericoloso. Il problema della Fiorentina è che ha solo un giocatore pericoloso, ossia Vlahovic: tuttavia, se gli metti la museruola, hai risolto. Alla Lazio, invece, devi tenere d’occhio tutti, anche Luis Alberto: lui è un regista offensivo che ha i pennelli ai piedi. Perciò, leggendo la formazione della Lazio dal centrocampo in su c’è da far venire il mal di testa».

 

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