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Abete: «Malagò mi meraviglia, il calcio porta il 70% degli introiti»

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Giancarlo Abete, ex Presidente della FIGC, ha analizzato le mosse attuate da Gravina e Malagò in questo momento

L’ex numero uno della FIGC, Giancarlo Abete, è intervenuto durante il webinar ‘Locker Room – Fuga per la vittoria’ organizzato dalla Luiss Sport. Ecco le sue parole:

GRAVINA – «Penso che il presidente Gravina si sia mosso bene, con determinazione e prudenza. Le decisioni devono essere assunte dal Cts dal punto di vista della salute, ma la scelta legittima di non giocare è del Governo. Il mondo del calcio testimonia la volontà di andare avanti, poi si rimette a quelle che sono le decisioni del Governo sulle valutazioni del Cts. Ad oggi non esiste una norma che induca la Federazione ad intervenire su promozioni, retrocessioni in caso di mancata conclusione della stagione».

MALAGÒ – «Mi meraviglio un pochino che Malagò dica che nel calcio parlano tutti, nemmeno lui si lascia sfuggire occasioni. Chi ama il calcio, lo rispetta. Problematiche economiche? Il calcio nella sua complessità è una grande democrazia con un po’ confusione, che è meglio di un sistema autoritario. Ha ricevuto 670 milioni dal CONI. Quando si parla di calcio, bisogna avere rispetto per un mondo che non solo regala grandissime emozioni, ma senza dubbio un attore protagonista, col 70% di introiti dello sport italiano allo Stato. È una realtà in cui tanti di noi hanno messo passione. ma comunque merita un segno più al rapporto costi-ricavi rispetto al sistema-paese. Dobbiamo ricordarlo quando se ne parla male. Il calcio ha dato molto più del dovuto all’Italia. Penso che ci sono contraddizioni, ricordiamo interventi più collegati alla posizione in classifica. Ma è un mondo che rappresenta il 70% del gettito fiscale dal mondo dello sport per lo Stato. Il calcio rispetta tutti, ma deve essere rispettato perché lo merita. Le grandi democrazie vanno gestite».

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