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Silenzio stampa Lazio dopo il rigore non concesso: Lotito riflette su una possibile presa di posizione netta da parte del club biancoceleste! Le indiscrezioni
Silenzio stampa Lazio, dopo il rigore non concesso Lotito riflette su una presa di posizione netta da parte del club: le indiscrezioni
Dopo l’episodio del rigore non concesso a San Siro per il presunto fallo di Marusic, la Lazio ha scelto di mantenere il silenzio stampa. Nessuna dichiarazione ufficiale, ma solo un post su Instagram che riprende l’azione incriminata, accompagnato dalla frase “Le immagini parlano da sole”. La società ha deciso di non commentare ulteriormente l’accaduto, sebbene la rabbia per la decisione arbitrale fosse evidente. Tuttavia, come riportato da Il Corriere dello Sport, non è escluso che la Lazio possa prendere una posizione più netta nelle prossime ore, anche alla luce delle analisi di Gianluca Rocchi, che ha confermato l’errore sia da parte del VAR Di Paolo che dell’arbitro Collu.
Il silenzio stampa è proseguito anche ieri, ma la critica da parte dei tifosi non è mancata. Molti hanno contestato la linea morbida adottata dalla società, accusandola di non aver reagito con la dovuta fermezza. Per la Lazio non è stato facile restare in silenzio, ma si è preferito evitare reazioni impulsive che avrebbero potuto comportare sanzioni o deferimenti. Una scelta che è stata anche influenzata dalla necessità di mantenere una certa coerenza con il comunicato ufficiale emesso dopo Inter-Lazio, quando Sarri aveva duramente criticato l’operato degli arbitri.
In un contesto del genere, il presidente Claudio Lotito è stato irraggiungibile ieri, e i suoi sospetti sono riaffiorati. Le sviste arbitrali alimentano infatti l’idea di un possibile disegno contro la Lazio. In passato, Lotito reagiva esplodendo pubblicamente, ma negli ultimi anni ha iniziato a muoversi più nelle sedi istituzionali per fare pressione. Tuttavia, quando gli episodi sembrano accadere con cadenza regolare, mantenere l’equilibrio diventa sempre più difficile per la società e per il presidente stesso.
