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Ripresa, Sconcerti: «Nessuno vuole prendersi la responsabilità!»

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Mario Sconcerti, noto giornalista sportivo, ha detto la sua sulla questione della ripresa ai microfoni di TMW

Ai microfoni di TMW, Mario Sconcerti ha commentato la possibilità di tornare sui campi di calcio. Ecco le sue parole:

«Nessuno vuole prendersi la responsabilità. Non è come diagnosticare una malattia, il contagio è un terno al lotto. Anzi, la maggioranza di noi non sa ancora se è stato contagiato o meno. Cerchiamo qualcuno che si prenda la responsabilità per tutti noi ma non è possibile, è la malattia che lo vieta. Conosco bene i disagi del nostro mondo e la necessità del calcio di andare avanti, ma questo succede se ci assumiamo la responsabilità individuale di potersi ammalare, riducendo al massimo quello di contagiare gli altri. Non si può ridurre tutto questo a zero».

«Il calcio vive continuamente sull’orlo del crack, sono fallite già più di 100 società professionistiche, è un ambiente estremamente instabile. Io mi incazzo con il calciomercato perché sono cinquanta persone che per quaranta anni fanno affari tra di loro, e non ce n’è uno che ci rimette. Ma com’è possibile un mercato in cui nessuno mai ci rimette? Sono d’esempio? Ora sono preoccupati perché per la prima volta sarebbero loro a perderci soldi. Adesso ormai i fallimenti neanche contano più da quanti ce ne sono stati».

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