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Stadio della Roma, indagato anche Frongia. L’assessore si difende: «Nessun reato commesso, confido nell’archiviazione»

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Nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio della Roma, è indagato anche l’assessore allo sport del comune di Roma, Daniele Frongia

Non sembra placarsi il terremoto scatenatosi intorno allo costruzione del nuovo stadio della Roma. Dopo l’arresto nella giornata di ieri di Marcello De Vito (clicca qui per leggere la notizia), risulta indagato nell’ambito dell’inchiesta che ha portato in carcere Luca Parnasi e l’ex presidente Acea Luca Lanzalone, anche l’assessore allo sport del comune di Roma, Daniele Frongia. Quest’ultimo ha voluto rispondere con un comunicato: «Con il rispetto dovuto alla magistratura inquirente, avendo la certezza di non aver mai compiuto alcun reato e appurato che non ho mai ricevuto alcun avviso di garanzia, confido nell’imminente archiviazione del procedimento risalente al 2017».

I FATTI – La donna che Parnasi voleva far assumere a Frongia è una collaboratrice del Campidoglio. Il costruttore domandò all’assessore se avesse qualcuno da presentargli per farlo lavorare in una delle sue società; Frongia rispose proponendo questa dipendente del Comune. Frongia in quanto assessore dello Sport, si occupava in prima persona dello stadio della Roma. Inoltre ha sempre sostenuto di «non aver chiesto alcun favore ma di essersi limitato a presentare quella persona perché mi era stato chiesto». Dopo svariati accertamenti, la Procura di Roma lo ha iscritto nel registro degli indagati per corruzione. Secondo Repubblica, a fare il nome dell’assessore sarebbe stato proprio Luca Parnasi. Un evento questo che continua a scombussolare la Giunta di Virginia Raggi, dato che Frongia è uno delle persone più fidate della sindaca.

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