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Serie A: chi sono le favorite di questa stagione e dove si piazzerà la Lazio
Il campionato è partito forte e la classifica è già corta: Milan in testa, Napoli e Inter subito dietro, Roma in scia. Dati alla mano, chi ha più margine per allungare? E la Lazio, tra alti e bassi, può agganciare l’Europa?
La stagione è giovane ma ha già acceso le prime certezze. Il Milan è in vetta a 16 punti dopo il 2-1 con la Fiorentina, con Inter, Napoli e Roma al seguito. Intanto la Lazio è a metà classifica: 12esima con 8 punti in 7 gare (2V, 2N, 3P; 10 gol fatti, 7 subiti), dei numeri che dicono c’è molto potenziale, ma anche un po’ di incostanza. In questo contesto, la corsa allo Scudetto si gioca sul filo dei dettagli: condizione, profondità della rosa, continuità. Nel frattempo, le quote Serie A impazzano e i tifosi iniziano a fare dei pronostici su come si evolverà la stagione. I bookmakers offrono delle quote sempre aggiornate e in linea con i punteggi e le statistiche. Di certo, ci aspettiamo una stagione agguerrita dove le big si batteranno fino all’ultimo per aggiudicarsi lo Scudetto.
Le favorite oggi: gerarchie corte, margini sottili
Partiamo dall’alto. Il sorpasso del Milan è figlio di un avvio concreto: 5 vittorie su 7, miglior differenza reti tra le prime e personalità nei finali di gara (vedi il rigore di Leão all’86’). Inter e Napoli non stanno a guardare: entrambe a 15, stesso passo delle grandi che vincono “anche quando non brillano”. La Roma è lì con 15 punti e una solidità che la tiene agganciata al treno di testa.
Se allarghiamo l’inquadratura alle previsioni di agosto, i principali operatori piazzavano il Napoli, l’Inter e il Milan come triade da battere. A metà ottobre lo scenario regge: il Napoli resta leggermente favorita nei mercati antepost, con l’Inter e il Milan immediatamente dietro, segnale che il campo non ha smentito le attese, ma ha ristretto gli scarti.
Cosa sposta davvero l’ago della bilancia
Nel breve, due fattori fanno la differenza:
- Profondità della rosa: fra infortuni e impegni europei, avere seconde linee affidabili vale punti “invisibili” tra novembre e febbraio. L’Inter e il Napoli partono avvantaggiate; il Milan ha reagito bene alle assenze (esempio: la rimonta con la Fiorentina) ma dovrà tenere il ritmo con rotazioni intelligenti.
- Continuità difensiva: le prime quattro condividono un dato chiave: poche reti subite rispetto ai gol segnati, con differenze reti positive già dopo 7 turni. In un torneo equilibrato, i pareggi “sporchi” diventano benzina per la corsa lunga.
Sullo sfondo c’è la Juventus, oggi più indietro e in fase no, frenata da una serie di gare senza vittorie culminata nello 0-2 con il Como. Non è fuori dai giochi (è pur sempre a ridosso della zona Europa), ma la striscia negativa pesa sull’inerzia psicologica della lotta al vertice.
Zoom Lazio: stato dell’arte, segnali e incroci chiave
La fotografia: 12esima con 8 punti (2 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte), +3 di differenza reti e una tendenza curiosa, segna con discreta continuità, subisce poco, ma fatica a trasformare il possesso in punti pesanti. Sono cifre da squadra “a un passo” dall’ingranare, più che da crisi aperta.
Il calendario immediato è uno snodo. Tra fine ottobre e novembre, la Lazio incrocia la Juventus, l’Inter, il Cagliari, il Lecce e il Milan: un mix di big match e gare “trappola” che misurerà la solidità mentale e la qualità delle rotazioni. Portare a casa 7-9 punti in questo blocco rimetterebbe i biancocelesti in rotta Europa, soprattutto se dovessero fare risultato in almeno uno degli scontri diretti fuori casa.
Cosa funziona: fase difensiva abbastanza ordinata (7 gol concessi in 7 gare), palla inattiva efficace e buona distribuzione dei gol (non dipendenza totale da un singolo). Cosa manca: gestione dei finali e continuità nella rifinitura contro difese basse, troppe volte la manovra resta pulita ma poco profonda.